L’attuale e deprimente stato del Calcio Italiano; stadi vuoti, calciatori stranieri sopravvalutati e strapagati, assenza di un progetto serio sui vivai, società trattate dai presidenti come giocattoli adatti a far accrescere il loro prestigio e la loro popolarità in determinati ambienti, problemi con le tv, si stava manifestando ieri sera per intero nella sfida valida per il quarto turno di Coppa Italia.In un San Siro quasi deserto, era di scena il Milan, società che negli ultimi anni meglio identifica il problema del calcio nel Belpaese.
Proprio in questa serata di dubbio interesse, tanto che i vari sciacalli delle pay tv hanno lasciato la diretta alla Rai, è emersa dal grigiore e dal freddo autunnale milanese una bella favola.
Per una notte è come se fossimo tornati indietro nel tempo, a quel calcio da nostalgici; alle partite tutte la domenica pomeriggio, alle trasferte in treno, ai calciatori senza creste, e che ci fa sognare ancora di essere nelle notti magiche di Italia 90’.
Il Crotone alla prima alla Scala del calcio
Questa favola è rappresentata dal Crotone.Il Crotone, squadra che da sempre oscilla tra la serie B e le leghe minori, avantieri sera è venuta a "San Siro"(che a fine maggio ospiterà la finale di Champions League) per la prima volta ed è stata una spettacolo nel suo insieme dalla società, ai giocatori, ai tifosi. Partiamo proprio dai tifosi, che sono arrivati in 5000 a Milano, da tutta Italia e non solo, per sostenere la loro squadra in maniera molto calda dall’inizio alla fine.
Un misto di gente di ogni età e di ogni ceto sociale, canti e cori per tutti i 120’, bambini festanti che sono stati ripagati in pieno dalla squadra che ha disputato una partita di primissimo livello, dimostrando un attaccamento alla maglia senza eguali.
Che bello spot per il calcio nostrano, solo che la notizia è di basso interesse mediatico.
Meglio allora continuare a parlare di veline e di calciatori, di macchine di lusso e di ultras violenti perché alla fine sono queste le cose che alimentano i giornali, ma per le persone che credono ancora nel calcio vero, che hanno buttato l’infanzia sui campetti polverosi di periferia, è difficile trovare un immagine più bella di quella che ieri sera hanno regalato i supporters della squadra ospite.
Dalla prima mattinata hanno invaso pacificamente Milano al coro di “siam venuti dalla magna grecia” dimostrando tutto il loro calore tipicamente meridionale. Sono arrivati con qualsiasi mezzo e oltre a rappresentare la loro squadra ieri hanno portato a Milano l’intera Calabria, senza pretese, forse senza troppe ambizioni ma con lo spirito sportivo di chi ha già vinto in partenza.
La loro coreografia è stata bellissima ed emozionante e i loro cori hanno surclassato per tutti i 90’ i pigri sostenitori rossoneri. Si solo 90’ perché poi i viziati ultras del Milan hanno deciso di abbandonare la curva, magari non contenti del risultato, magari infreddoliti come tuona ironicamente Sinisa Mihajlovic in conferenza stampa, o magari un po’ a disagio di fronte a quelmuro rossoblu che secondo le stime erano quasi 5000, ma a sentirli cantare riempivano lo stadio in ogni settore.
La squadra ha risposto con entusiasmo ai suoi sostenitori su tutti degni di nota G.Torrominol'attaccante nato a Crotone idolo indiscusso della tifoseria rosso-blu e B. Martella terzino che ha percorso quella fascia decine e decine di volte apparentemente infaticabile. Gente della quale forse sentiremo parlare ancora o forse no ma che per un giorno hanno contribuito a regalarci una bella storia nel buio che da troppo tempo ormai circonda il movimento calcistico italiano