Classifica a dir poco preoccupante e morale sotto le scarpe. Tira aria pesantissima in casa Genoa dopo la sconfitta di tre a due nel derby contro la Sampdoria, una situazione che ha fatto scatenare la contestazione della gradinata nord verso il presidente Enrico Preziosi e l'allenatore Giampiero Gasperini, colpevole, secondo la tifoseria organizzata, di aver appoggiato le scelte della società in cambio di un aumento di stipendio nelle contrattazioni a fine campionato scorso.

Crisi di risultati e manovre societarie, quale destino per il Genoa?

Intanto la società rossoblu si muove con decisione sul mercato, a caccia di rinforzi che possano consentire alla squadra di uscire dalle zone bollenti della classifica.

Obiettivo non semplice, viste e considerate le ridotte risorse, per usare un eufemismo, a disposizione del club più antico di Italia. Già, perchè senza soldi diventa difficile operare sul mercato, a meno che non si mettano in vetrina i propri gioielli (Diego Perotti e Mandragora) per fare cassa e poi reinvestire parte del ricavato. Ma Preziosi ha anche altre cose a cui pensare, per esempio alla proposta di Giovanni Calabròche attende ancora un riscontro da parte dell'imprenditore irpino in merito alla sua offerta per il rafforzamento di Fingiochi. "Da parte nostra non c'è un interesse riferito esclusivamente al Genoa ma anche alla Giochi Preziosi. Questo non ha complicato la trattativa ma ha sicuramento reso le cose più laboriose" ha dichiaratoFrancesco Iannò, amministratore delegato del Gruppo Calfin."Il Genoa è al centro del puzzle - ha rivelato - e noi apprezziamo tutte le potenzialità che ha questo club, con una storia molto importante ed una tifoseria straordinaria.

Nella nostra offerta erano compresi degli interventi per risanare i debiti, rinforzare la squadra ed intervenire sullo stadio per rafforzare il brand rossoblu. La nostra proposta è scaduta il 31 Dicembre ma speriamo che Calabrò e Preziosi possano sentirsi nei prossimi giorni".

Sul presidente Preziosi, Iannò non le manda di certo a dire: "Dovrebbe placare il suo istinto, tenere a freno la sua grande creatività.

Le scelte che determineranno il futuro del club andrebbero fatte in condivisione, nel caso in cui ci fosse un nostro ingresso nel Genoa. E' importante che Preziosi capisca che le cose cambiano, si evolvono. Calabrò fin qui ha operato all'estero ma vuole fare qualcosa di importante in Italia, con il Genoa. Perchè non abbiamo ricevuto risposte? Forse Preziosi ha ricevuto offerte migliore, ma ne dubito".