Finisce ufficialmente l'era Blatter. Il segretario generale dell'Uefa, Gianni Infantino, è il nuovo presidente della FIFA. L'elezione si è tenuta questo pomeriggio a Zurigo, Infantino ha preceduto lo sceicco Salman Al-Khalifa, presidente della Confederazione asiatica, che era sicuramente tra i favoriti della vigilia.

Un altro svizzero alla guida del calcio mondiale

Dopo Sepp Blatter, travolto come noto dallo scandalo che ha riguardato anche l'ex segretario generale dell'Uefa, Michel Platini, un altro svizzero siede sulla poltrona più importante della Federazione Internazionale del calcio.

Gianni Infantino è ildecimo presidente della FIFA ed ha ottenuto 115 preferenze nel corso della seconda votazione. Il suo principale rivale, Salam Al-Khalifa, si è fermato ad 88. Gli altri due candidati erano il principe Ali Al Hussein, ex vice presidente della FIFA e presidente della Federazione giordana e Jerome Champagne, componente del comitato esecutivo della FIFA.

Una vittoria inattesa

La scelta di Infatino cade abbastanza a sorpresa, considerato che Gianni Infantino non era affatto il favorito alla successione di Blatter. Ma ha beneficiato certamente del voto compatto dei delegati europei e raccolto consensi in aree di voto come quella africana, tradizionalmente ago della bilancia per le elezioni delle massime cariche del calcio.

Sarà dunque alla guida della FIFA per i prossimi quattro anni, quelli che riguarderanno il prossimo appuntamento Mondiale in Russia nel 2018.

Chi è Gianni Infantino

Nato nel 1970 a Briga-Glis, nel Canton Vallese, da genitori italiani, l'avvocato Gianni Infantino inizia la sua carriera in ambito dirigenziale calcistico nel 2000, quando inizia a lavorare per l'Uefa e quattro anni dopo ne diventa direttore della divisione Affari Legali e Licenze per club.

Viene nominato segretario generale dell'Uefa nel 2009, è ritenuto molto vicino a Michel Platini di cui è sempre stato uno stretto collaboratore. Si era candidato alla presidenza della FIFA lo scorso 26 ottobre.