Walter Sabatinismentisce le voci sulle sue possibili dimissioni,uscite la settimana scorsa; lo fa prima del match di Champions League, contro il Real Madrid, scacciando così tutti i fantasmi che facevano ombra sul suo ruolo dentro la Roma. Con le dichiarazioni fatte ieri sera dal Ds, il caso è rientrato. Dunque non ci sarà uno tra Ricky Massara, Pasquale Sensibile o Marco Branca al suo posto nella prossima stagione; l'intenzione di Sabatini è quella di continuare a lavorare per la Roma.

Le dichiarazioni

Intervistato prima della partita da Mediaset Premium, Sabatini ha smentito le voci riguardanti le sue dimissioni.

Parlando della telefonata, o delle telefonate, avute con Pallotta, negli ultimi giorni di mercato e in quelli successivi, il Ds ha precisato che: "quelle con il presidente Pallotta sono state delle telefonate che ci sono alla fine di ogni sessione di mercato, da cinque anni" - ha esordito Sabatini - " si tratta di telefonate, dove abbiamo fatto il punto sull'ultima sessione di mercato. Si può dire che abbiamo fatto una sorta di bilancio consuntivo. Ci saranno altre telefonate più avanti" - ha proseguito Sabatini -"per fare una un bilancio preventivo della prossima stagione e capire come e dove si potrà intervenire sul mercato". Equivoco chiarito. Sabatini resta e per la Roma non ci poteva essere notizia migliore.

Da sempre il dirigente perugino è considerato un grande talent scout; basti pensare ai giocatori portati in Italia ai tempi di Palermo e Lazio: Pastore, Kolarov e Lichtsteiner su tutti. Alla Roma è andata meno bene sotto questo aspetto; sono stati molti i giovani portati a Trigoria da Sabatini: alcuni non hanno avuto la crescita che si sperava, mentre altri come Paredes e Sanabria si stanno affermando nelle rispettive squadre dove sono in prestito, candidandosi così ad un posto nella rosa della Roma della prossima stagione.

Acquisti: top e flop nelle stagioni alla Roma

Non solo talenti però: Sabatini alla Roma ha portato anche tanti giocatori forti. Tra questi spiccano Benatia e Strootman, ma non solo: basti pensare a Nainggolan, Pjanic, Dzeko, Salah, Maicon, Manolas e Lamela. Fino ad arrivare agli ultimi acquisti di oggi: Perotti ed El Shaarawy.

Oltre a quelli sopra-citati, ci sono stati altri giocatori comprati da Sabatini e che non hanno avuto il rendimento degli altri: Iturbe e Doumbia su tutti. Nel complesso quello di Sabatini, come direttore sportivo della Roma, è un bilancio più che positivo; sia per i grandi giocatori portati, che per le plusvalenze incassate dalle cessioni di alcuni di questi: basti pensare proprio a quelle di Lamela e Marquinhos. Nonostante venga additato da molti come "laziale" - per i suoi trascorsi da dirigente - o "steccarolo", Sabatini ha dimostrato delle grandi capacità nel saper scegliere, trattare e comprare giocatori di grande livello, i quali hanno contribuito alla crescita della Roma. La strada da fare, per aprire un ciclo di vittorie, è ancora lunga, ma avere una struttura societaria forte con un dirigente del calibro di Sabatini è già un passo avanti. Basti pensare alle società che lo vorrebbero, o l'avrebbero voluto nel loro organico.