C’è un’aria nuova oggi a Vinovo, ma poi nemmeno tanto sconosciuta: dopo quasi 5 anni ad altissimo livello, è l’aria della vetta della classifica, ripresa con forza di volontà e consapevolezza dei propri mezzi, dopo 15 vittorie di fila, dopo un inizio stentato mai visto prima che aveva già indotto i mass media a celebrare anzitempo il funerale di una squadra che invece non muore mai e trova sempre il modo per ripartire più forte e vincente. Non era facile battere il Napoli, ma la Juventus ci ha creduto sino all’ultimo secondo di una gara combattuta e la grinta di Zaza nel mettere a rete quel gol all’88’ è l’emblema di un’intera squadra che non molla mai, fino alla fine.

Allegri in piena emergenza ritrova Khedira

Nonostante i dubbi relativi alla formazione da schierare, con Chiellini, Mandzukic e Caceres out, Allegri ha ritrovato Khedira optando per un 4-4-2 con Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli ed Evra in difesa, Cuadrado, Marchisio, Khedira e Pogba sulla linea di centrocampo, Morata e Dybala come terminali offensivi.

Partita equilibrata, il risultato non si sblocca

Il primo tempo è stato di attesa da ambo le parti, con qualche occasione sporadica in contropiede. Uno dei più attivi è stato Cuadrado, che ha mandato spesso "in bambola" i giocatori napoletani; proprio lui, al minuto 14, ha provato il tiro da posizione defilata, ma senza grossa fortuna. L’occasione più ghiotta per il Napoli è arrivata al 35’ con Bonucci che in acrobazia ha tolto il pallone dalla testa di Higuain.

Intervento che è valso quanto un gol fatto. Poi un tiro di Marchisio, il cui destro è stato smorzato da un difensore partenopeo e la prima frazione di gioco si è chiusa sullo 0-0.

Secondo tempo ricco di emozioni

A inizio ripresaa involarsi dalle parti di Buffon è stato Insigne che, sfuggito ai difensori bianconeri, ha dovuto però fare i conti col numero 1bianconero.

Le squadre hanno continuato a difendersi, nel frattempo la Juve ha perso Bonucci per infortunio, al suo posto Rugani che entrato nel momento topico di una delle più importanti dell’anno non ha sfigurato, dimostrando tutto il suo valore e la sua utilità alla causa bianconera. Poi ci ha provato Allan a penetrare la difesa bianconera, ma prima Buffon e poi Pogba non glielo hanno permesso.

Dentro Zaza per Morata. Al 62’ è la Joya a sfiorare il gol, gran pallone dalla sinistra di Pogba per l’argentino che ha messo alto sopra la traversa.

Nel finale la Juve si è presa i tre punti

Più tardi è stato il turno di Hamsik, il cui tiro ha sfiorato l’incrocio dei pali, poi ancora Higuain ma il suo tiro è finito sul fondo. Sul versante bianconero Pogba è partito palla al piede, ma la sua conclusione dai 20 metri è finita tra le braccia di Reina. Allegri ha poi inserito Alex Sandro per Dybala. Proprio da quest’ultimo è nata l’azione-madre del match: su lancio di Khedira, il brasiliano ha saltato più alto di tutti nei pressi dell’area partenopea e ha suggerito per Evra, quest’ultimo l'ha messa in mezzo per Zaza che liberatosi splendidamente di sinistro ha sferrato un bolide imprendibile contro Reina.

1 a 0 al minuto 88, la Juventus si prende i 3 punti e il primato della classifica. Sarri ha poi inserito Gabbiadini, ma trascorsi tre minuti di recupero è stato costretto a piegarsi alla nuova regina del campionato. La Juventus è tornata in cima e non ha nessuna intenzione di mollarla, gli avversari sono avvisati.