Si è spento dopo una lunga malattia, agli Spedali Riuniti di Brescia, Gino Corioni, ex presidente delle rondinelle. Il 78enne, che avrebbe compiuto 79 anni nel prossimo mese di giugno, è stato il presidente del Brescia Calcio per oltre un ventennio facendo ottenere alla squadra lombarda risultati importanti per una realtà provinciale, facendo arrivare la squadra ad un passo dalla coppa Uefa, sfumata solamente dopo la sconfitta nella finale Intertoto del 2001.
Corioni e le sue presidenze
Prima di approdare nella società biancazzurra, Corioni fu presidente anche di altre società, raggiungendo sempre degli ottimi risultati: dopo essere stato consigliere del Milan nell’era Farina, acquistò l’Ospitaletto, portando la squadra della provincia bresciana ad uno storico passaggio nei professionisti; successivamente, tra il 1985 ed il 1992, prima dell’approdo a Brescia, divenne presidente del Bologna, riportando la squadra felsinea fuori dal tunnel della Serie B, portandola fino ai quarti di finale della Coppa Uefa.
Il Brescia e le sue stelle
Approdato a Brescia dopo la lunga parentesi in terra emiliana, Corioni è riuscitonell’impresa di ottenere ottimi risultati, portando giocatori ed allenatori importanti in una squadra non proprio di prima fascia anche con le rondinelle: infatti, la squadra non solo riuscì a stabilirsi quasi con continuità nella massima serie, ma anche a conquistarsi una qualificazione in Intertoto ed un quasi clamoroso passaggio in Coppa Uefa, sfumato solo in finale.
Il merito di tutto questo, naturalmente, va dato a Corioni il quale, sotto la guida della squadra bresciana, riuscì a portare al Rigamonti campioni del calibro di Roberto Baggio (97 presenze e 45 reti con le rondinelle), Pep Guardiolae Hagi, senza dimenticare Andrea Pirlo, ancora agli albori della sua carriera; tutto questo, sotto la guida di Carlo Mazzone, il quale fu l’artefice dei grandi risultati ottenuti dalla squadra bresciana, grazie anche alle stelle che il presidente Corioni gli mise a disposizione.