Si può veramente parlare di “cura Spalletti” in casa Roma? A quanto pare sì, visto che, dal suo arrivo, il tecnico nativo di Certaldo ha ridato un’identità ed un gioco che non si vedevano nella capitale, sponda giallorossa, da qualche tempo.Tornato nella squadra giallorossa il 14 gennaio 2016, prendendo il posto del dimissionario Rudy Garcia, Luciano Spalletti non ha cominciato nel migliore dei modi il suo lavoro, portando a casa solamente un pareggio per 1 -1 in casa contro l’Hellas Verona ed andando a perdere per 1 – 0 contro la Juventus allo Stadium.

Il meticoloso lavoro del tecnico toscano, che ha rigenerato la squadra sia sul piano atletico che su quello mentale, ha dato i suoi frutti in quanto, dopo questa partenza un po’ zoppicante, la Roma ha inanellato una serie di 7 vittorie consecutive in campionato (tralasciando, quindi, la sconfitta casalinga in Champions contro il Real Madrid) portandosi al ridosso del secondo posto mettendo pressione al Napoli il quale, oltre a dover fare la rincorsa sulla Juventus, dovrà stare attenta a non farsi riprendere dalla squadra del proprietario James Pallotta.

L’arrivo di El Shaarawy

Sarà un caso, ma da quando alla Roma è arrivato Stephan El Shaarawy (6 presenze e 5 reti finora per lui) il modulo di Spalletti sembra aver trovato la quadratura del cerchio: infatti, nel suo 4-3-3, non c’è effettivamente una vera punta sulla quale i difensori avversari possano concentrasi, bloccandone le incursioni.

Il numero 22 infatti, così come Salah e Perotti, non è una punta di ruolo, rendendo fondamentalmente più facile trovare sempre un’incursione all’interno dell’area avversaria.

Il caso Totti

C’è stato un momento nel quale la costruzione e la messa a punto di questa macchina quasi perfetta è stata in bilico: tutto è nato nel momento in cui Francesco Totti, sentitosi escluso da Spalletti, ha rilasciato un’intervista a Rai Sport lamentandosi di questa scelta dell’allenatore.

Tutto ciò non è piaciuto all’allenatore giallorosso il quale, dopo le dichiarazioni rilasciate alla vigilia del match casalingo contro il Palermo (vinto per 5 – 0), ha deciso di escludere il capitano dal ritiro, rispedendolo a casa: azione che ha suscitato e scatenato una valanga di polemiche e di prese di posizione da parte degli addetti ai lavori.

Situazione risolta dopo 24 ore dalla gara contro i rosanero, con Spalletti che ha chiaramente voluto dare un segnale alla squadra, facendo capire ai calciatori (chiunque essi siano) che il bene del gruppo viene prima di quello di un singolo.

Roma – Fiorentina 4 – 1

La settima vittoria consecutiva, che ha visto il rientro in campo di Francesco Totti in campionato (dopo la breve apparizione nel finale di partita contro il Real Madrid), è arrivata contro la Fiorentina nell'anticipo della 28^ giornata di Serie A, con i viola che stanno attraversando un momento particolare della stagione, che ha avuto il suo culmine con l’eliminazione in Europa League da parte del Tottenham.

Partita che, dopo una prima fase di studio, è stata subito presa in mano dalla Roma la quale, capito il punto debole della squadra di Paulo Sousa, ovvero la fascia destra, ha inanellato un uno-due in 5 minuti con El Shaarawy e Salah; partita messa poi in cassaforte già alla fine del 1° tempo con Perotti ma con Ilicic che, in pieno recupero, accorcia le distanze su rigore.

Nel 2° tempo, Salah realizza la doppietta personale che porta la Roma sul punteggio di 4 – 1, con Spalletti che può sorridere ed essere consapevole di aver ricreato una sinergia tale da permettere alla Roma di dire la sua in questo finale di stagione, con il secondo posto che non è più un miraggio ma un’opportunità concreta.