Vicinissima la svolta per il Milan: Silvio Berlusconi ha accettato l'offerta dei magnati cinesi e cederà le quote societarie per una cifra intorno ai settecento/settecentoventi milioni di euro. Per il club rossonero, dunque, inizia una nuova era. A pressare Berlusconi per la cessione sono stati i figli Marina e Piersilvio, ma anche Fininvest, che ha dovuto versare circa trecento milioni di euro nelle ultime tre stagioni, dal momento che il Milan non ha partecipato alle ultime tre edizioni della Champions League (e dunque non ha potuto beneficiare di sostanziosi introiti).

Con la nuova proprietà cinese ci saranno importanti cambiamenti, a cominciare dalla panchina. Ecco tutti i dettagli.

Milan, clamorosa idea per la panchina

I cinesi vorrebbero Marcello Lippi come direttore sportivo del Milan; in Cina, infatti, l'ex tecnico della Nazionale italianaè molto stimato, dato che ha dato un grandissimo contributo alla crescita del calcio cinese (vincendo anche due Champions League asiatiche con il Guangzhou). Potrebbe dunque essere proprio Lippi a scegliere il nuovo allenatore del Milan, come riporta il quotidiano romano "Il Corriere dello Sport". L'ex tecnico della Nazionale vorebbe Fabio Cannavaro alla guida del club rossonero; sottolineiamo che l'ex difensore della Juventus ha sostituito Lippi alla guida del Guangzhou edè molto stimato dall'allenatore di Viareggio.

Sembra dunque che l'esperienza di Cristian Brocchi alla guida del Milan sia già al capolinea (peraltro l'ex tecnico della Primavera non sta di certo entusiasmando): avrebbe la possibilità di rimanere solo se dovesse vincere la Coppa Italia contro la Juventus e se dovesse conquistare l'accesso in Europa League per la prossima stagione.

Con la nuova proprietà, poi, ci saranno sicuramente degli interventi molto importanti in sede di Calciomercato. Per l'attacco il sognoè Zlatan Ibrahimovic, che a giugno lascerà con ogni probabilità il Paris Saint Germain. Per quanto riguarda il centrocampo, invece, potrebbero arrivare Anwar El Ghazi dell'Ajax ed Axel Witsel dello Zenit San Pietroburgo.