Murillo si, Murillo no. Il colombiano classe 1992 (non il giocatore dell'Inter) ha già le valigie pronte per lasciare l'Italia. Dopo alcune settimane di prova agli ordini di Gasperini, il colombiano potrebbe rientrare in patria. Il Genoa di Enrico Preziosi, a meno di nuovi ribaltoni, non tessererà l'ex Cucuta Deportivo. La notizia, rivelata dal sito gianlucadimarzio.com, è stata verificata dalla nostra redazione: il "grifone" non è convinto di andare fino in fondo, nonostante abbia potuto apprezzare le qualità del ragazzo in queste settimane e nonostante ci fosse già un accordo ben definito con l'entourage di Murillo.

Ore di riflessione su Murillo, ma l'affare non si farà

Il Genoa si è preso qualche giorno di riflessione, ma la sensazione è che l'affare non si farà. Il presidente del club più antico di Italia, Preziosi, infatti non sembra convinto di occupare il posto da extracomunitario per Murillo. E adesso l'agente Francesco Lingenti ha chiesto che il giocatore possa allenarsi ancora qualche giorno con i rossoblu, sperando di poter trovare qualche soluzione italiana alternativa al suo assistito. Nel caso in cui all'orizzonte non si presentassero nuove ipotesi Murillo farà ritorno in Colombia, dove gli estimatori non mancano.

Grifo a caccia di attaccanti, piace sempre Lapadula

Sempre sul fronte entrate, il Genoa continua a corteggiare l'attaccante del Pescara, Gianluca Lapadula.

Il giocatore dei biancoblu sta facendo bene in Abruzzo, tanto da aver attirato l'interesse di club importanti. Tra cui Genoa, Napoli e Juventus,come ha ammesso il presidente del Pescara Daniele Sebastiani: "Ci sono tante squadre di prestigio dietro al nostro Gianluca - ha confidato ai microfoni di Radio Kiss - il ragazzo adesso è concentrato sul Pescara, vogliamo agguantare i play off e lui deve darci una mano.

C'è sicuramente il Napoli, ma anche Juventus e Genoa. È un bomber col gol nel sangue, ha segnato ottanta gol negli ultimi tre anni. Sarei più felice ovviamente di vederlo in A con la nostra maglia. Ha un contratto con noi - conclude Sebastiani - ma se restassimo in B non gli negherei la possibilità di fare il salto di qualità".