Si dice che l’appetito vien mangiando e questo proverbio ben si applica alla storia ed alle caratteristiche della Juventus, squadra che dopo 4 anni consecutivi ai vertici della serie A, sembra sempre più indirizzata verso il quinto titolo di fila, impresa riuscita fino ad ora soltanto ad un’altra Juve, quella degli anni ’30 guidata da Carlo Carcano. E pensare che in quelle prime 10 giornate, mai più funeste per la compagine bianconera, nessuno avrebbe mai pensato ad uno scenario simile, riconoscendo in altre squadre le possibili vincitrici dello scudetto, squadre che ora si sono sciolte come neve al sole, il Napoli in primis, sconfittoad Udinee psicologicamente atterrito da una rincorsa senza frutti nei confronti di una Juve che non molla l’osso per nulla al mondo.

A Milano per vincere contro un Milan assetato di vittorie

Dopo la vittoria con l’Empoli allo Stadium firmata Mandzukic, i bianconeri si recano a San Siro consapevoli che non sarà facile, ed in una partita apertissima battono il Milan in rimonta grazie ai guizzi del solito attaccante croato e del talento francese Paul Pogba. In un match equilibratissimo sin dal primo minuto, con un Milan voglioso di ritrovare la vittoria, il primo pericolo giunge proprio dai rossoneri con Abate che in un tentativo di cross quasi beffa Buffon, ma la palla si stampa sul palo. È ancora il Milan ad attivarsi con una punizione dal limite di Balotelli straordinariamente neutralizzata in due riprese da Buffon. Al 18’ il Milan passa in vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Alex salta più in alto di tutti, laddove Buffon può solo sfiorare.

1 a 0 per il Milan, ma la partita è ancora lunga.

Juve reattiva, pareggio di Mandzukic

La Juventus non si fa intimorire dal gol subito, da fuori area ci prova Marchisio ma il suo bolide viene alzato sopra la traversa da Donnarumma; qualche minuto dopo, da un lungo lancio di Buffon il pallone arriva a Morata che triangola splendidamente con Mandzukic che giunto in area sferra il destro nell’angolino e sigla il pareggio bianconero.

1 a 1 al 27’, match riaperto, anche se in realtà non si era mai chiuso. Il Milan ci riprova con Honda, ma il suo tiro è facilmente respinto dal numero 1 bianconero. Sul finale Pogba in contropiede scambia con Lichtsteiner il cui diagonale finisce di poco a lato.

Milan ancora attivo, ma la Juve trova il vantaggio

Nella ripresa il Milan appare ancora in palla e sfiora il raddoppio con Bacca e poi con Balotelli, in entrambi i casi Buffon neutralizza.

Qualche minuto dopo è Pogba su punizione ad avvicinarsi al raddoppio, ma il pallone si stampa incredibilmente sulla traversa, ma è solo il preludio all’azione successiva; in seguito a un calcio d’angolo di Marchisio, il francese controlla in area il pallone e di destro batte Donnarumma. È il 2 a 1 per la Juventus al minuto 20 del secondo tempo. Acquisito il vantaggio, è tempo di cambiare per i bianconeri, dentro Zaza per Morata, poi Cuadrado per Lichtsteiner ed Evra per Asamoah. A questo punto la squadra di Allegri controlla perfettamente la gara, mentre il Milan cala, dopo aver speso molto. 2 a 1 è il risultato finale, la ventunesima vittoria in 22 partite per i Campioni d’Italia che si candidano seriamente per la riconferma, per un quinto titolo che significherebbe record. Ora testa al Palermo perché il campionato è tutt'altro che finito.