La Juventus ha coronato una rimonta pazzesca dall'esito trionfale. Dopo la vittoria della Roma sul Napoli i bianconeri possono finalmente festeggiare la grande impresa che non succedeva dagli anni 30. I protagonisti del trionfo sono stati tutti dalla dirigenza all'allenatore passando per i giocatori. I tifosi possono andare fieri dei loro idoli, un gruppo formato da veri uomini che hanno valori eccezionali.
Dopo il ko con il Sassuolo la rimonta bianconera
La Juventus il 29 ottobre 2015 perse malamente per uno a zero a Reggio Emilia contro il Sassuolo.
Nel dopo gara ci fu il discorso del capitano Gigi Buffon e da quel momento iniziò la super cavalcata. Da quell'incontro i bianconeri non si sono più fermati conquistando punti su punti e battendo qualsiasi record compreso i minuti d'imbattibilità del numero uno dei numeri uno. Massimiliano Allegri ha saputo gestire il gruppo trasmettendo serenità e non quella frenesia di fare subito risultato. I numeri danno ragione al mister toscano capace di tirare fuori dai suoi calciatori quella qualità e grinta che mancava a inizio stagione. Nonostante le difficoltà ha saputo reagire e si è preso una grande rivincita nei confronti di chi lo ha sempre criticato e insultato.
Da Dybala a Mandzukic passando per Pogba
Tutto il gruppo è stato il vero artefice della vittoria finale ma ci sono dei giocatori che hanno lasciato il segno. Uno su tutti è stato Gigi Buffon, il capitano che si è portato la squadra sulle spalle facendo capire che chi indossa questa maglia deve dare tutto. Poi c'è Paulo Dybala.
L'argentino non giocava ma poi ha subito capito di poter diventare davvero importante e ha iniziato a segnare con continuità regalando giocate e assist ai compagni. Anche Pogba ha avuto un inizio difficile, il francese forse per la maglia numero dieci non si è espresso al meglio delle sue reali capacità. Ma nel momento più importante della stagione ha dato un contributo fondamentale riuscendo a essere decisivo. Mario Mandzukic da tutti duramente contestato la scorsa estate ha dimostrato di essere un vero guerriero, uno che lotta e si sacrifica per la squadra.