Se dovesse andare in porto la trattativa tra Silvio Berlusconi e i magnati cinesi del gruppo Evergrande, ci dovrebbe essere una vera e propria rivoluzione al Milan. La nuova proprietà, infatti, vorrebbe rilanciare il club rossonero e punterà certamente su un allenatore di livello. La finale di Coppa Italia contro la Juventus (che si disputerà a Roma il 21 maggio), dunque, sarà decisiva per il futuro di Cristian Brocchi, che pare già segnato. L'ex allenatore della Primavera rossonera dovrebbe essere sostituito da un tecnico con maggiore esperienza; in questi giorni sono stati accostati al Milan alcuni allenatori (come Marcello Lippi, Rudi Garcia, Paulo Sousa, Eusebio Di Francesco e Vincenzo Montella); i magnati cinesi del gruppo Evergrande, però, avrebbero in mente quattro nomi per la panchina del Milan.

Ecco tutti i dettagli.

Milan, poker di nomi per la panchina

Secondo quanto riporta il quotidiano torinese "Tuttosport", che sta seguendo tutti gli sviluppi del Calciomercato del Milan, la nuova proprietà cinese starebbe pensando di puntare su un grande nome per la panchina. L'allenatore in pole position assolutaè Unai Emery, che piace sia ai magnati del gruppo Evergrande, sia a Silvio Berlusconi (che potrebbe rimanere al Milan nel ruolo di presidente onorario). L'allenatore del Sivigliaè certamente uno dei migliori tecnici d'Europa, come dimostrano le due Europa League conquistate negli ultimi due anni con il club spagnolo. Non dimentichiamo poi che il Siviglia quest'anno ha ottenuto la sua terza finale di Europa League consecutiva (che giocherà contro il Liverpool di Jurgen Klopp).

Il contratto del tecnico spagnolo scadrà tra un anno, ma Emery potrebbe liberarsi anche a giugno grazie ad una clausola speciale. Altri nomi molto caldi per la panchina del Milan sono quelli di Andrè Villas Boas, che a giugno lascerà quasi sicuramente lo Zenit San Pietroburgo, di Felipe Scolari (ora al Guangzhou Evergrande) e di Manuel Pellegrini, allenatore del Manchester City che in estate lascerà il suo posto a Joseph Guardiola.