Il campionato 2015/16 si è concluso con la vittoria della Juventus: tuttavia, se dovessimo riavvolgere il film del campionato, apprezzeremmo sicuramente una serie di colpi di scena che, a più riprese, hanno fatto pensare a finali alternativi.
Le cinque giornate di Milano
L'inizio di campionato vede una grande protagonista: l'Inter di Roberto Mancini è in fuga solitaria, in testa alla classifica dalla prima giornata e si rende protagonista di una fiammata impressionante fatta di 5 vittorie nelle prime cinque giornate di campionato, 15 punti su 15 disponibili, punteggio pieno.
Della squadra nerazzurra stupisce la capacità di subire pochissimi gol (soltanto un gol subito, contro il Carpi in trasferta, nelle prime 5 partite) e la solidità a centrocampo. Sugli scudi i nuovi acquisti, su tutti Jovetic e Ljajic, ma anche in mezzo al campo ritroviamo un Felipe Melo lontano parente (in senso positivo) di quello "ammirato" in bianconero qualche anno fa.
Firenze sogna
La serie iniziale dell'Inter si ferma, quasi a sorpresa, tra le mura amiche contro la Fiorentina. Ilicic su rigore e una tripletta della rivelazione Kalinic abbattono le certezze della difesa nerazzurra e proiettano i viola in testa alla classifica, a pari merito con la società di Milano.
Dunque, dopo diciassette anni dall'ultima volta, Fiorentina al comando della Serie A, arrivando a starci addirittura in solitaria fino al 22 novembre: l'Inter in quella giornata batte il Frosinone con un perentorio 4-0 e torna al primo posto.
Allegri? Mica tanto
Come detto, l'inizio della Juventus è disastroso: zero punti nelle prime due giornate, cinque punti dopo le prime sei, addirittura dopo la disfatta contro il Sassuolo (fondamentale per la rimonta bianconera) la classifica vede appena 12 punti nelle prime 10 giornate. Incredibile, i Campioni d'Italia sembrano aver dimenticato come si vincono le partite, non si ricorda a memoria umana un inizio peggiore.
Rimangono famose le dichiarazioni nel post-partita dopo la sconfitta con il Sassuolo di Evrà e del capitano Buffon (quest'ultimo non le mandò a dire: "A 38 anni non voglio fare la figura del pellegrino, niente scuse: abbiamo giocato un primo tempo indecoroso. Scudetto? Siamo al 14° posto, pensiamo al 13°".
Higuain Re d'inverno
Quasi in sordina, nel frattempo, cresce il tasso tecnico espresso in campo dal Napoli del neo-allenatore Sarri. Oltre al gioco spumeggiante tipico dell'allenatore ex-Empoli emerge lo strapotere in attacco del pipita, Gonzalo Higuain, che porta il Napoli al titolo virtuale di "Campione d'Inverno".
Juve dei record
Ben presto si capiranno i reali valori di questo campionato: la Roma riuscirà a raddrizzare la propria stagione grazie al cambio in panchina, con Luciano Spalletti a prendere il posto di Rudi Garcia e capace di infilare una serie positiva che alla fine porterà in dote 46 punti in 17 partite (record di sempre nella storia giallorossa) e terzo posto finale, con accesso ai Preliminari di Champions League.
Dunque, duello Torino-Napoli: il 13 febbraio lo scontro diretto viene deciso da una rete di Zaza che regala la vittoria alla Juventus, ed i bianconeri si portano al primo posto (non lo molleranno più fino al termine della stagione). La Juventus vincerà così a 91 punti il suo quinto scudetto consecutivo.
Massimiliano Allegri, nei giorni seguenti, avrà parole di elogio per i suoi giocatori, definiti "eroici" nella loro impresa (su tutte la dichiarazione d'amore per la sua difesa, battezzata "la più forte al mondo").
Ultima considerazione: l'anno prossimo?
Nella prossima stagione Juventus e Napoli parteciperanno direttamente alla Champions League, mentre la Roma passerà dal "purgatorio" dei turni preliminari.
Di fatto saranno le tre squadre in questo momento migliori nel nostro calcio a trarre i maggiori benefici (su tutti quelli economici) per potersi rinforzare sul mercato. A quale campionato assisteremo, dunque, negli anni a venire?