Una nuova pagina nera per lo sport italiano si profila all'orizzonte. Dopo la squalifica dei mesi scorsi e le polemiche scaturite dalla riabilitazione morale e sportiva dell'atleta della nazionale italiana, Alex Schwazer torna nuovamente nella spirale del doping. Tornato all'attività agonistica negli ultimi mesi, il marciatore altoatesino avrebbe assunto sostanze proibite ad inizio anno in modo da incrementare le prestazioni in vista delle prove utili alle qualificazionidi categoria. Nel 2012, l'atleta era stato fermato per assunzione di Epo ai giochi di Londra al termine di un periodo ricco di acciacchi e malessere che ne hanno funestato le alterne prestazioni.

Nuova accusa

Arriva ora una nuova accusa di doping, riportata dal quotidiano sportivo nazionale "La Gazzetta Dello Sport" sul suo portale. Non sembra essere bastata l'influenza di un portabandiera dell'antidoping come Sandro Donati che sotto la sua ala protettiva ha preso il ragazzo seguendolo passo passo nel suo processo lungo e difficoltoso di ripresa morale e atletica.

Lo scorso 8 Maggio 2016, Alex Schwazer, atleta classe 1984 nato a Vipiteno, era riuscito a fare registrare il tempo utile nella prova di qualificazione della 50 km alle prossime Olimpiadi di Rio (che inizieranno ufficialmente nella giornata del 5 Agosto), tanto da suscitare i complimenti del mondo dello sport professionistico e del Presidente del Coni, Giovanni Malagò.

Da ambienti vicini all'atleta trapela tutto lo scetticismo dinnanzi alla nuova pesante accusa, un epilogo triste quanto inatteso che in questo momento pone più di un dubbio sul futuro agonistico del marciatore. In caso di conferma dell'accusa mossa in queste ore, il rischio squalifica diventerebbe una solida certezza con la spada di damocle della recidiva che pende sul capo di Schwazer, una squalifica che potrebbe assumere i contorni di una radiazione. L'accusa conferma i dubbi lanciati da alcuni atleti sulla fattibilità del recupero, uno tra tutti l'altista Gianmarco Tamberi,