Il Dunga-bis è ufficialmente finito. Fatale all'ex giocatore della Fiorentina la figuraccia del Brasile alla Copa America del Centenario, dove la selecao è stata eliminata da un Perù certamente non irresistibile. Fermo restando che l'esclusione di Miranda e compagni è stata causata da un gol irregolare, Carlos Dunga paga una lunga serie di prestazioni non all'altezza degli obiettivi di una Nazionale brasiliana che si rispetti. Sotto la sua guida, iniziata all'indomani del deludente mondiale casalingo, il Brasile ha fallito per ben due anni consecutivi l'accesso alle semifinali di Copa America e nell'edizione attualmente in corso è addirittura uscito al primo turno, cosa che non accadeva dal 1987.

Oltrettutto, nella corsa verso il Mondiale russo del 2018, il Brasile è attualmente fuori dai posti disponibili per la qualificazione anche se c'è da dire che il cammino è ancora lungo.

Il possibile sostituto

La Federcalcio del Brasie ha ufficializzato l'esonero del tecnico con una nota di poche righe. Sollevato dall'incarico anche il direttore tecnico Gilmar Rinaldi. L'annuncio del nuovo commissario tecnico verrà dato nei prossimi giorni e, a meno di clamorose sorprese, dovrebbe essere Adenor Leonardo Bacchi, in arte Tite, attuale allenatore del Corinthians. Tite, tra l'altro, era stato già accostato in passato alla panchina della selecao che ha rifiutato per ben due volte. La terza dovrebbe essere quella buona: il tecnico di origini mantovane, vincitore di un campionato, una Copa Libertadores ed un Mondiale per Club con la formazione paulista, potrebbe essere annunciato entro la fine di questa settimana.

Le colpe di Dunga

La seconda esperienza di Carlos Dunga alla guida della Nazionale è stata invero povera di soddisfazioni, specie se paragonata alla prima quando nel quadriennio tra il 2006 ed il 2010 i verdeoro vinsero comunque una Copa America ed una Confederation Cup. Il tecnico riograndense paga alla lunga alcune discutibili scelte nella composizione della sua Nazionale.

Passi per l'assenza di Neymar per la Copa America, dettata dall'esigenza di avere il fuoriclasse del Barcellona per il Torneo Olimpico di calcio che il Brasile giocherà in casa. Ma sono state parecchie le critiche per aver escluso dalla selecao gente come Oscar, Alex Sandro, Thiago Silva, David Luiz, Fernandinho e Marcelo. Il Brasile attuale non si può permettere di fare a meno degli elementi di maggiore personalità ed esperienza internazionale.

La prima missione di Tite, dunque, dovrebbe essere quella di portare al Brasile l'oro olimpico: strano ma vero, sarebbe il primo della gloriosa storia della selecao. Il secondo, ben più importante, è quello di portare i cinque volte campioni del mondo in Russia. Il Brasile non ha mai fallito la qualificazione alla fase finale dei Mondiali di calcio, sarebbe dunque clamoroso.