Non basta un'aspirina per guarire da un male importante. La Roma batte per 4-0 i romeni dell'Astra Giurgiu nel secondo turno di Europa League. Ma il risultato potrebbe ingannare e illudere sulla guarigionedai mali giallorossi emersi prima a Cagliari e poi in maniera evidente a Torino (con la sconfitta per 3-1 contro i granata). Brilla solo Francesco Totti, che da trequartista illumina i compagni e porta a casa 3 assist, nel primo giorno dopo i suoi 40 anni. Una prestazione maiuscola, giocata quasi sempre di prima e con passaggi da grande campione quale il longevo Capitano della Roma dimostra da sempre di essere.
Male Iturbe, Salah e Perotti
Se Totti brilla il resto dell'attacco romanista è fuori forma. Iturbe ci mette tutta la buona volontà ma non arriva quasi mai alla conclusione, nonostante tutti i compagni (Totti e Florenzi su tutti) lo cerchino per mandarlo a segno e fargli tornare una positività e convinzione smarrite da tempo. Preoccupano di più perché titolari in campionato sia Salah che Perotti. La loro principale caratteristica, il saltare l'uomo con facilità, non si manifesta anche in questi 90' contro avversari del tutto modesti. E lo stato di forma sembra a livelli piuttosto modesti.
Arriva l'Inter: Dzeko o tridente leggero?
Da oggi riprende la cura Spalletti. Doppie sedute e lavoro per reparti, con la squadra divisa per gruppi e nessun giocatore autorizzato a lasciare Trigoria prima degli altri.
Domenica sera all'Olimpico nel posticipo delle 20.45 c'è Roma-Inter: una squadra dalle due facce sempre più diverse tra Campionato ed Europa League (ieri sera brutta sconfitta 1-3 a Praga dallo Sparta), ma che non lascia certo tranquilli perché attrezzata e capace di battere con una prestazione maiuscola la Juventus campione d'Italia.
Spalletti dovrà decidere se insistere a bloccare dietro un terzino per dare più sostanza alla difesa (ieri lo ha fatto Juan Jesus), e soprattutto se dare ancora spazio all'opaco tridente leggero di ieri sera o costruire l'attacco attorno ad un altalenante Edin Dzeko. La partita contro l'Inter potrebbe dare la svolta. Ma bisognerà ripartire ancora una volta da Francesco Totti