Rispetto ad un anno fa, quando nella gara di andata il Sassuolo fece ballare i bianconeri, c'è praticamente un abisso. Se ci fosse mai stato bisogno di una conferma della potenza della Juventus, ieri è arrivata. A partire dalle parole del dopo partita di Max Allegri, convinto che la squadra debba migliorare.

Tutti in piedi per Gonzalo e Miralem

La stella più attesa, nonché la più pagata, era lui, Gonzalo Higuain. E da grandissimo campione qual è, non si è fatto attendere: schierato dal primo minuto, l'argentino è apparso subito in forma rispetto agli scampoli di partita giocati nelle prime due di campionato: si è mosso molto e come al solito ha creato lo spazio tra le linee dei difensori, con un Dybala magico e generoso (anche troppo su una palla che poteva benissimo calciare a rete) che gli fa da rifinitore.

E in 4 minuti esatti Gonzalo fa esplodere lo Stadium: l'1 a 0 arriva da un'azione perfetta di ripartenza, che prende il via da un disimpegno in difesa dell'altro grande atteso di giornata, Miralem Pjanic, che lancia Dybala in avanti con una classe sopraffina, palla al Pipita e goal. Ma come se non bastasse, arriva anche una prodezza del numero 9: Higuain raccoglie una palla di Khedira e in sforbiciata segna il 2 a 0. Esce nel secondo tempo per far posto a Mandzukic e lo Stadium gli tributa una giusta standing ovation. Il 3 a 0 è frutto della caparbietà di Pjanic, che si inserisce tra le linee su un cross dalla destra e prima di testa colpisce la traversa poi affina il colpo sulla ribattuta.

Esiste davvero un problema difesa?

Se la Juve sembra, almeno sulla carta, perfetta, qualcuno inizia a storcere il naso su quello che negli anni è stato il reparto su cui la squadra ha costruito le sue vittorie: la difesa sembra a tratti perdersi, lasciando troppo spazio ai giocatori del Sassuolo, che infatti più volte arrivano facilmente davanti a Buffon.

Singolarmente, Chiellini, Bonucci e Benatia giocano bene, soprattutto l'ex romanista, ma è nell'insieme che qualcosa sembra non ingranare alla perfezione. E poi c'è Buffon, colpevole ieri di uno svarione incredibile sul goal del Sassuolo siglato da Antei che fissa il risultato sul 3-1. Mettersi qui a giudicare Buffon è ridicolo, ma sarebbe paradossale se la difesa granitica della Juve iniziasse a perdere colpi proprio quest'anno, dove tecnicamente la squadra è più forte.

Allegri soddisfato ma con riserva

Se c'è una cosa che fa la forza della Juve, oltre ai suoi campioni, è sicuramente la mentalità di un allenatore come Massimiliano Allegri. Per tutta la partita rimprovera i suoi quando lasciano troppo spazio alle ripartenze di un generosissimo Sassuolo, e a fine partita ci tiene a sottolineare come occorra volare basso: 'dobbiamo avere più equilibrio in difesa. Abbiamo fatto bene i primi 30 minuti ma abbiamo concesso troppi tiri e dovevamo gestire meglio la palla sul 3-0'. Adesso ci sarà l'ostacolo Siviglia in Champions ed inizierà per la Juventus mercoledì 14 settembre la caccia alla coppa dalle grandi orecchie: Allegri dovrà rivedere la difesa e farlo in breve tempo.

I fischi ingiusti a Hernanes

In una partita che assomiglia molto ad una grande festa, dove gli acquisti più onerosi Higuain e Pjanic fanno impazzire i tifosi, dove Khedira si dimostra essere l'anima del centrocampo, dove Alex Sandro vola sulla fascia e Dybala fa cose magiche, c'è una pecca nello Stadium: i fischiingiusti e fuori luogo ad Hernanes, subentrato a Khedira nel secondo tempo. Sicuramente non ha fatto grandissimi cose alla Juve e anzi, troppe volte ha perso palla a centrocampo, ma fischiare un giocatore non è mai una bella cosa. Non è nello stile Juve e non dovrebbe esserlo anche in quello dei tifosi e i fischi di sicuro non lo aiuteranno a giocare meglio. Ma Hernanes, da gran signore, ringrazia sui social anche chi lo fischia sostenendo che tutto ciò gli darà forza. Chapeau.