Ha del clamoroso quanto accaduto nella serata del6 ottobre allo stadio Olimpico Atahualpa di Quito, in #Ecuador. Il giocatore ecuadoriano Enner #Valencia, 26enne attaccante dell'Everton, ha finto un malore al minuto 83 della gara di qualificazione ai #Mondiali 2018 contro il Cile per evitare di essere tratto in arresto dai poliziotti che erano a bordo campo in attesa del termine del match. Valencia, infatti, non ha pagato gli alimenti per la figlia alla ex moglie per un importo pari a 17 mila dollarie sulla sua testa, quindi, pende un mandato di cattura.

Il giocatore ha trovato un escamotage rivelatosi poi utile visto che, dopo essere stato trasportato in ospedale, ha evitato l'arresto grazie all'intervento del suo avvocato che è riuscito a trovare un accordo con le forze dell'ordine.

Osservando i video che girano sul web si vede chiaramente come i poliziotti, resosi conto del fatto che Valencia stava lasciando il campo sulla barella mobile, hanno iniziato una rincorsa che ha reso ancora più grottesca la situazione allo stadio Olimpico Atahualpa di Quito. Qui il video documentato dal giornalista ecuadoriano Andres Munoz Araneda.

Già in settimana gli agenti di polizia, insieme agli avvocati della ex moglie di Enner Valencia, si erano presentati all'allenamento della nazionale ecuadoriana per trarre in arresto il giocatore, vista l'ordinanza del giudice che decretava fino a 30 giorni di detenzione in attesa che Valencia pagasse quanto dovuto.

Tuttavia il giocatore non era stato arrestato.

La Partita Ecuador-Cile

Enner Valencia era in campo per disputare il match di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. La gara si è conclusa con una netto 3-0 dell'Ecuador sul Cile. Già nel primo tempo la squadra di casa era riuscita a mettere un doppio vantaggio di distanza sulla Roja, grazie alle reti di Antonio Valencia, proprio su assist dell'omonimo Enner, e di Cristian Ramirez. Nel secondo tempo, poi, Felipe Caicedo aveva fissato il punteggio sul 3-0, risultato con il quale si è concluso il match.