L'infortunio occorso a Riccardo Montolivo durante la gara Italia-Spagna valida per la qualificazione ai Mondiali di calcio di Russia 2018, mette in allarme il centrocampo milanista. Il capitano rossonero, infatti, dovrà subire un intervento chirurgico questa mattina alle 10 presso la clinica "La Madonnina" di Milano, che gli consenta di recuperare dalla lesione al crociato anteriore del ginocchio sinistro rimediata nel match contro gli iberici. Le indicazioni sui tempi di recupero parlano di uno stop di circa 6 mesi per tornare in piena efficienza.

Una tegola per il Milan che stava trovando una certa continuità di risultati e che attualmente staziona in terza posizione in classifica, appaiata a Roma, Lazio e Chievo Verona, a quota 13 punti.

Le alternative di più immediato inserimento per sostituire il regista azzurro convergono su due possibili soluzioni: José Sosa e Manuel Locatelli. Per l'argentino, Montella starebbe cercando di adattarne il gioco per fargli occupare la casella di regista arretrato nello scacchiere milanista, mentre per il giovane Locatelli sarebbe l'occasione per crescere ulteriormente dopo l'ottima impressione destata contro il Sassuolo nell'ultima tornata di campionato (una rete per lui nel 4-3 ai neroverdi). Aspettando il rientro dell’infortunato Mati Fernandez e che Pasalic entri a pieno titolo nelle gerarchie della squadra, due soluzioni di sicuro affidamento per il mister rossonero in vista della sfida che il 16 ottobre opporrà i rossoneri al Chievo, autentica rivelazione di questo primo scorcio di campionato, in quel di Verona.

Intanto, sul fronte societario, si tenta di capire se l’ipotesi-Maldini sia del tutto tramontata. Come noto, all’ex leggenda rossonera era stato prospettato un inserimento nei quadri dirigenziali in qualità di direttore tecnico. L’offerta avanzata da Marco Fassone, futuro amministratore delegato rossonero, pare non abbia convinto del tutto Maldini che avrebbe chiesto di poter conoscere i nuovi proprietari del Milan e di avere garanzie sul proprio ruolo.

Resta da capire se il suo sia un no definitivo o se sia possibile un riavvicinamento tra le parti nelle prossime ore. Intanto, per il ruolo di dt, l’alternativa al vaglio di Fassone che pare maggiormente accreditata risponde al nome di Massimo Ambrosini. Anche se, sotto questo aspetto, la situazione appare fluida e in continua evoluzione.