Nonc'era 'O' Generosa', l'Inno di Giovanni Alleviquello che viene suonato prima delle partite di serie A, ma l'Ave Maria. Tutti in silenzio a pregare. E poi tutti in campo, a calciare quel pallone che per 90 minuti ha fattodimenticare la tragedia del 24 agosto 2016. L'amatrice Calcio è tornata in campo a due mesi dal Terremoto: lo ha fatto sul campo 'Manlio Scopigno' di Rieti contro il Cittaducale, gara valida per la prima giornata di terza categoria.
Le emozioni della'prima'
In campo i giocatori sono apparsi molto emozionati. 'Giochiamoci la partita, mettete da parte i pensieri!' ha chiesto mister Romeo Bucci prima della partita e immortalato dalle telecamere del Tg3.
'Siamo provati - ha dichiarato capitan Berardi - per tutto quello che è accaduto, ma oggi qui a Rieti è arrivato un pullman pieno di tifosi e noi dovremo giocare anche per loro'. E l'hanno fato fino in fondo: gli uomini di Bucci hanno vinto 3-1 all'esordio grazie alla prestazione di Micozzi, un ragazzino di 16 che ha fatto un gol e un assist.
Il messaggio del presidente Mattarella
Senza allenamenti e con pensieri ben più importanti, qualcuno non se l'è sentita di scendere in campo. Prima della partita è stato letto un messaggio da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Così il presidente del club, Tito Capriccioli: 'Non me l'aspettavo proprio, è stato davvero emozionante. Grazie al Presidente Mattarella da parte di tutta l'Amatrice Calcio.
Perché siamo qui? Perché - ha proseguito il patron -nel momento in cui tocchi il punto più basso è il punto in cui riparti. Ed è questo il motivo per il quale siamo qui oggi'.
I 'benefici' alla squadra
Dopo l'esordio a Rieti, l'Amatricegiocherà le gare interne a Borbona (ad una trentina di chilometri di distanza), le trasferte più lunghe verranno disputate sul neutro di Cittaducaleche ha messo a disposizione il proprio impianto.La solidarietà non sonosoltanto amatriciane solidali e raccolte fondi, ma anche piccoli gesti per aiutare una comunità ancora provata per il sisma di due mesi fa.