Quando il "Ninja" arrivò in Italia, nessuno pensava che il suo valore potesse crescere così vertiginosamente, ma Piacenza, Cagliari e adesso Roma, hanno fatto di lui non una promessa, ma una splendida realtà.

Il 28enne di Anversa, ormai punto fermo della nazionale belga, ha dimostrato partita dopo partita di avere dalla sua tutte le caratteristiche del campione, a partire da dinamismo e duttilità che sono i suoi punti di forza. Inoltre Nainggolan è abile nella fase difensiva quanto in quella offensiva, spesso impiegato come mezzala e regista, nel Cagliari venne utilizzato anche come trequartista alle spalle delle due punte.

Con il passaggio alla Roma è diventato prevalentemente un centrocampista centrale o mediano, ma il ritorno di Spalletti lo ha riportato ad essere centrocampista nei moduli 4-2-3-1 o 3-4-2-1.

L'ombra di Stamford Bridge

Già in estate, il destino di Nainggolan nella Capitale era stato messo in bilico, ma il campione rimase fermo sulla volontà di restare in giallorosso, respingendo al mittente le avance sfrenate del tecnico leccese Antonio Conte. A tutto ciò si è aggiunto lo sforzo economico fatto dall'imprenditore statunitense James Pallotta di trattenerlo, dopo l'eliminazione dai preliminari di Champions.

La finestra di gennaio

La sessione invernale di mercato sarà decisiva per il futuro del centrocampista: i "Blues" hanno dimostrato nuovamente un interesse sfrenato nei suoi confronti, tanto da definirlo l'uomo giusto per il loro centrocampo.

A Stamford Bridge, Nainggolan formerebbe la coppia mediana con il francese N'Golo Kante, spianando la strada per la cessione di Nemanja Matic al Manchester United dello "Special One" Mourinho, anche se non è un mistero il possibile inserimento della Juventus nella trattativa, visto che da diverso tempo arrivano segnali dalla dirigenza bianconera.

A Torino, con le sue abilità, potrebbe essere impiegato in tutti e tre i ruoli del centrocampo bianconero, trattandosi di un giocatore in grado di trasformare palloni sporchi in ottime giocate. Ad ogni modo, l'ultima parola spetta alla Roma, che dovrà decidere se rinnovare il contratto adeguandolo ai 6 milioni richiesti dal calciatore, oppure cederlo per fare cassa.