Approdato in maglia rossonera all'età di 17 anni per la cifra record di 22 milioni di euro (la cifra più alta mai pagata per un minorenne), Alexandre Pato ha trascorso cinque anni al Milan, collezionando 150 presenze condite da 63 gol. Il suo impatto è stato mostruoso, poi, alla lunga, il suo rendimento è calato. Ma il giovane brasiliano, in un'intervista rilasciata a Fox Sports (canale 204 di Sky), ha ammesso di avere ancora il Milan nel cuore, ritornando sul suo trascorso rossonero e rivelando anche simpatici aneddoti.

Pato: 'Berlusconi gentleman, Ancelotti papà'

Di seguito, i punti salienti dell'intervista rilasciata dall'ex attaccante rossonero.

Su Silvio Berlusconi: "Il mio Milan è sempre stato legato alla figura del presidente Berlusconi. Si è comportato da gentleman fino alla fine, quando gli chiesi di ritornare a giocare in Brasile. Ha compreso le mie esigenze e mi ha dato il via libera. Difficilmente si può immaginare un Milan senza Silvio Berlusconi".

Sul Milan attuale: "Ci sono grandi giocatori, presto torneranno a lottare per le prime posizioni anche se la Juve resta fortissima ed è la favorita. Io continuo a guardare le partite del Milan e sono sicuro che l'anno prossimo ritornerà in Europa".

Su Ancelotti: "Sono arrivato al Milan per merito suo.

Anzi, vorrei avere l'occasione di incontrarlo di nuovo: è come un papà per me.Dopo il Mondiale per Club vinto con l'Internacional, ero richiesto da molte squadre. Ma quando ho saputo dell'interesse del Milan ne ho parlato subito con la mia figlia e ho scelto di vestire la maglia rossonera".

Sui suoi vecchi compagni di squadra: "Nello spogliatoio eroseduto al centro tra Maldini e Ronaldo.

Di fronte, invece, c'era Kakà.Ronaldo, una volta, mi fece vedere una rivista Playboy, mentre Kakà aveva oggetti religiosi. Ronaldo mi chiese di scegliere uno dei due gruppi"

Adesso Alexandre Pato gioca nel campionato spagnolo con la maglia del Villareal (che disputa l'Europa League) e ha messo a segno, tra campionato e coppe, quattro reti.