Mentre siamo giunti alla terza sosta stagionale, che dà spazio agli incontri tra le nazionali per le partite di qualificazione al Mondiale di Russia 2018, varie squadre di club restano in apprensione per le condizioni dei propri tesserati.
La lista dei calciatori di Serie A che sono passati per l'infermeria in questi primi due mesi e mezzo di stagione è da brividi. Spiccano, tra gli altri, l'attaccante sul quale ha puntato fortemente il presidente del Napoli De Laurentiis quest'estate, Arkadiusz Milik, il faro del centrocampo del Milan Riccardo Montolivo (sostituito fino ad ora alla grande dal 18enne Manuel Locatelli), il "tuttofare" della Roma Alessandro Florenzi, il gioiellino del Sassuolo inseguito da mezza Europa Domenico Berardi, fino ad arrivare al perno difensivo della Juventus, Andrea Barzagli.
Le principali squadre vittime di questi infortuni sono appunto la Juventus e Roma, che, non a caso, oltre alla Serie A partecipano anche alle competizioni europee, Champions League per la prima ed Europa League per la seconda.
I medici sociali tendono a dare la colpa di queste continue defezioni al progressivo aumento di velocità ed intensità di gioco. Non aiuta anche il fatto che, avendo rose sempre più ampie, la concorrenza interna ai club aumenta sempre di più, rendendo semplici allenamenti settimanali delle vere e proprie battaglie.
La preparazione estiva negli ultimi anni è sempre più passata in secondo piano in quanto le società preferiscono disputare svariate amichevoli inutili per puri fini economici, trascurando ciò di cui le squadre hanno veramente bisogno, ovvero preparare con cura l'intera stagione calcistica.
La conseguenza di tutto ciò si traduce in un notevole aumento degli infortunati, che possono portare le squadre interessate a non raggiungere gli obbiettivi prefissati ad inizio stagione, con conseguente danno economico che risulterebbe essere ben più superiore rispetto alla rinuncia a qualche incontro estivo.
Si sa da tempo che vari presidenti si sono lamentati dei troppi impegni concentrati in un lasso di tempo decisamente ridotto (le squadre che partecipano alle coppe europee hanno disputato 7 partite ogni 3 giorni praticamente).
Le proposte in tal merito sono state molte: anticipazione dei calendari a metà agosto, far disputare in un mese-mese e mezzo tutte le partite di qualificazione Mondiale lasciando i restanti 8 mesi alle squadre di club, sostituire le squadre primavera con vere e proprie seconde squadre che possano partecipare ai campionati di Lega Pro. Ma si sa, come al solito in Italia il materiale e le idee per fare bene non mancano mai, i fatti molte volte sì.
Quindi c'è da chiedersi semplicemente, quando arriveranno questi benedetti fatti?