Si parte tutti insieme, pronti a sostenere la propria squadra del cuore e a fare gruppo. Carichi certo, perchè quando si parte per una squadra come la Juventus che vede migliaia di tifosi non concentrati in un solo posto ma su tutto il territorio nazionale l'esperienza diventa ancora più intensa specie se poi si fa all'estero. Siviglia, meta di cultura, la capitale economica e sociale del sud della Spagna e anche della movida, delle sue belle terrazze e i localini all'aperto.

Basterebbe ricordarsi questo, ricordarsi che lo sport è un modo di conoscersi e di condividere una passione, quella del calcio, che però purtroppo e volentieri viene usato come pretesto per esprimere la propria rabbia e la propria violenza in occasione dei match più importanti dagli ultras

E' notte, sono circa le 23 quando un gruppo di tifosi juventini beve in una taverna del centro, è la notte prima della partita di Champions contro il Siviglia.

La quiete è interrotta da un gruppo di ragazzi con il volto coperto, sono ultrà spagnoli pronti ad irrompere in quella che sembrava una serata tranquilla trasformando il locale nel caos più totale. Tavoli che volano, boccali che si schiantano sui muri, sedie rotte.

La rissa continua fuori per le strade e un giovane tifoso della Juve, residente in Belgio, viene ferito al petto e alla gamba. Le condizioni non sembrano essere critiche ma la prognosi è riservata.

La società spagnola condanna duramente gli episodi avvenuti questa notte ed è pronta a fornire qualsiasi informazione si renda necessaria ad identificare i colpevoli e consegnarli alle autorità invitando anche i tifosi e i club a rendere chiara la vicenda.

Questa sera si gioca, a Siviglia sono arrivati 1700 tifosi juventini, 800 agenti pattuglieranno le strade e controlleranno chiunque risulti essere sospetto, auguriamoci che tutta l'energia sia messa in campo per sostenere le squadre e godere di una bella partita.

I Drughi

I tifosi juventini altrimenti detti Drughi, prendono il loro nome da alcuni personaggi del film di Kubrick “Arancia Meccanica”, nome usato anche da un gruppo di ragazzi del 1988 . Quest'ultimo, non sempre presente allo stadio non mancava mai di dare il loro contributo agli ultras Juventini fino al 1993 quando dopo l'unione diventerà uno dei gruppi più famosi della curva.