Ciaone, la Juve saluta tutti e se ne va. Ma stavolta, non stiamo parlando della vittoria sulla Roma e del distacco in campionato, diventato ormai proibitivo per tutte le squadre inseguitrici. Oggi parliamo del rinnovo, fino al 2021, del contratto economico con il calciatore Leonardo Bonucci. L'ultima telenovela, in ordine di tempo, raccontava di sirene inglesi, in particolare Chelsea e Manchester City, che volevano strappare il forte difensore ai bianconeri.
In silenzio, come al solito, Marotta ha aspettato il momento opportuno per zittire tutti e allungare il precedente contratto che scadeva al 30 giugno 2020, di un altro anno.
Nell'accordo si parla di un ingaggio superiore a quello precedente, circa 5,5 milioni a stagione.
La Juve, sempre attenta al budget ed agli investimenti, ha deciso di premiare la fedeltà e l'attaccamento alla maglia del suo calciatore, che, resterà in bianconero fino a 34 anni. Nella nota pubblicata sul proprio sito, il club bianconero descrive Bonucci, a giusta ragione, "leader in campo e fuori, protagonista in Nazionale, nonché, concedetecelo, uno dei migliori difensori al mondo".
Leader dei bianconeri
Bonucci non è solo il classico marcatore, difficilmente superabile, e forte nei contrasti, ma è uno dei pochi difensori dotato di visione di gioco e, soprattutto, di buona tecnica. Unico nel suo genere ha la capacità di trasformare l'azione difensiva in offensiva con i suoi calibrati, lunghi lanci per gli attaccanti.
Leader in campo, certamente, ma anche, fuori ha dimostrato, grande carattere e forte sensibilità emotiva, per le vicende personali, legate alla salute di suo figlio. Una circostanza che ha fatto conoscere all'Italia pallonara e non, l'altra faccia di Bonucci, guerriero indomabile, in campo, ma, dotato di immenso amore paterno, fuori.
Insomma, quello di Leonardo Bonucci non può essere considerato solo un rinnovo contrattuale, ma una rinnovata dimostrazione di stima e fiducia di tutto l'ambiente bianconero. Tra il Chelsea di Conte e il City di Guardiola, Leonardo, ha scelto, di essere lui il nuovo simbolo della Juve, l'emblema, di una grande Società che vuole primeggiare, insieme a lui, per le grandi imprese sportive.