In settimana, lo avevamo anticipato, questa con il Matera, al di là dell'effettivo valore dell'avversario, sarebbe stato, per i giallorossi, un banco di prova, un esame di maturità, per dare continuità alle ultime prestazioni, e blindare, definitivamente, il primo posto.

Primo tempo, dominio del Matera

Si era anche detto che per contrastare, adeguatamente, la squadra lucana, era necessario toglierle l'iniziativa del gioco, per non subire la manovra, spesso, avvolgente, con gli improvvisi inserimenti sulle fasce. Ed, invece, dopo un quarto d'ora iniziale, in cui succede ben poco, al 18' il Matera passa in vantaggio, con un'azione manovrata che liberava sulla destra Carretta, il cui cross trovava l'impatto vincente del calciatore Negro che anticipava due difensori giallorossi.

Sarà questo il solito clichè di tutta la gara, i lucani abili nel giocare la palla di prima ed il Lecce che non riusciva, quasi mai, a contrastare il gioco dei giocatori materani. Dopo il gol si attende una reazione dei giallorossi ma solo alla mezz'ora una bella triangolazione mette Torromino in condizione di poter concludere in porta ma il tiro finisce alto. Il predominio della squadra ospite si accentua in quanto il centrocampo leccese non riesce a contenerne la manovra e così, dopo un gol annullato per fuorigioco di Negro (da rivedere) al 42' Gomis riesce a respingere un tiro riavvicinato di Carretta e, sullo sviluppo dell'azione, dopo su una corta respinta della difesa giallorossa, Armillino si inventa un eurogol, con un tiro dalla distanza che si insacca all'incrocio dei pali.

Il primo tempo si chiude senza altri sussulti.

Nessuna reazione giallorossa nel secondo tempo

Nel secondo tempo, si aspetta una reazione del Lecce e Padalino fa entrare Tsonev che era stato decisivo nelle due gare precedenti, ma, questa volta, cambia ben poco. Il Matera riparte, spesso, in contropiede dando l'impressione che, in qualsiasi momento, possa chiudere la gara.

Ed infatti al 58' Strambelli si inventa, letteralmente, un gol da cineteca, con un tiro di sinistro a rientrare sul palo opposto, sul quale nemmeno questa volta Gomis può intervenire. E' la mazzata finale, il Lecce non riesce ad imbastire nessuna azione pericolosa e nemmeno gli ingressi di Doumbia e Vutov danno vivacità alla manovra.

Allo scadere c'è il tempo di assistere ad un altro contropiede del Matera con una traversa colpita da Losada.

In sede di commento c'è poco da dire. La larga vittoria del Matera non fa una piega ma quello che non si riesce a comprendere sono le scelte operate Padalino, dopo le indicazioni ottenute nelle ultime due gare.

L'esclusione di Tsonev, il rientro di Vitofrancesco che insieme a Contessa sulle fasce non sono riusciti a contenere gli attacchi degli esterni lucani, l'opaca prova fornita da Arrigoni e le insufficienti prove degli attaccanti, alla base di una prova, che ha deluso i circa 8.000 tifosi giallorossi che, anche questa sera, hanno risposto alla chiamata della Società. Insomma, è il caso di mettersi subito alle spalle questa gara e di pensare alla trasferta di martedì, a Messina, dove sarà indispensabile cercare la vittoria.

In classifica ora il Lecce è stato agganciato dalla Juve Stabia, segue ad un punto il Foggia con 31 punti ed al quarto posto il Matera con 29, che oggi ha dimostrato di essere a pieno titolo una delle pretendenti alla promozione diretta.

La guerra continua in questo girone C di Lega Pro e mai come adesso il campionato vive una fase dove l'equilibrio delle contendenti regna sovrano e solo chi sbaglierà di meno potrà arrivare fino in fondo.