La Salernitana torna brutto anatroccolo dopo l'impresa di Frosinone. Neanche il cambio alla guida tecnica è servito a porre alle continue metamorfosi della squadra granata. Il Carpi passa all'Arechi grazie ad un genereso regalo natalizio della difesa granata in zona Cesarini. Opaca la prova dei granata contro un avversario parso più brillante nei momenti decisivi della partita. La sfida con la formazione di Castori ha confermato la necessità di rivedere alcuni reparti alla riaperture delle liste. Prima dello stop la Salernitana affrontare altri due delicati impegni: il derby con l'Avellino e la sfida interna con il Perugia di Bucchi.

Al Partenio i granata dovranno fare a meno degli squalificati Coda e Bernardini. Bollini avrà anche il non facile compito di ricucire lo 'strappo' con Donnarumma.

Donnarumma pronto a lasciare il club a gennaio

L'attaccante è stato escluso a metà tempo dall'ex trainer della Lazio che gli ha preferito Joao Silva. Il procuratore (Giuffrida) ha confermato la volontà di cambiare aria a gennaio. La Salernitana ha pagato a caro prezzo la sagra del cartellino organizzata dall'arbitro Paolo Saia. Quest'ultimo è finito nel mirino dei tifosi di casa anche per un sospetto fuori gioco non rilevato in occasione della marcatura di Di Gaudio. In ogni caso le mancanze della Salernitana vanno oltre l'incerta direzione arbitrale del fischietto palermitano e dei suoi collaboratori.

La partenza è tutta per il Carpi che dopo venticinque secondi va vicino al gol con Lasagna. L'improvvisa conclusione dell'attaccante emiliano è deviata sopra la traversa dal portiere granata. La partita scorre via senza grossi sussulti con il Carpi costretto a sostituire prima Pasciuti e poi Poli per infortunio. Nel finale del primo tempo gli ospiti vanno nuovamente vicini al gol con Lasagna anticipato in disperata uscita da Terracciano.

La replica granata si riduce ad un colpo di testa di Coda terminato a lato. Successivamente l'attaccante granata commette un'ingenuità.

Coda e Bernardini saltano il derby con l'Avellino

Il cavese entra duro su un avversario nonostante sia già ammonito e l'arbitro lo spedisce in anticipo negli spogliatoi. Nella ripresa il Carpi entra in campo determinato a sfruttare la superiorità numerica (sarà multato).

Ronaldo perde palla e favorisce l'inserimento di Crimi che mette al centro per Lasagna. La conclusione dell'attaccante viene respinta da Terracciano ma sulla ribatutta Del Gaudio è lesto a spedire in rete. Bollini gioca la carta Improta ma è Rosina a rimettere in partita la Salernitana. Il fantasista prima costringe Sabbione al secondo giallo poi provoca l'autogol di Gagliolo con una velenosa punizione. La partita si spegne dopo la fiammata iniziale. I granata attaccano senza convinzione mentre gli avversari sembrano quasi accontentarsi del pari. Nel finale Joa Silva per poco non sorprende Belec. Il portoghese riesce ad anticipare il portiere ma sbaglia la conclusione. Nel finale il Carpi riprende campo e va vicino al gol con Di Gaudio. La beffa per i granata si concretizza all'89 con Bifulco che sorprende un ingenuo Schiavi e deposita in rete.