Con un colpo di spugna l'Atletico Madrid ha ufficializzato il nuovo stadio dei Colchoneros (per la prossima stagione) e un restyling del logo sociale. Lo ha annunciato oggi il club spagnolo che a fine anno potrebbe anche cambiare allenatore.

Via allo stadio Wanda Metropolitano, cambia anche il logo

Dopo mezzo secolo, l'Atletico lascia lo storico impianto del Vicente Calderon e andrà a giocare al Wanda Metropolitano a partire dalla prossima stagione. Wanda prende il nome dal colosso cinese che possiede una quota di minoranza dell'Atletico Madrid.

Metropolitano, invece, è riferito al vecchio impianto dove giocava l'Atletico tra gli anni '20 e il '66 prima di passare al Calderon. Il Wanda Metropolitano, invece, sarà un impianto avveniristico da quasi 70mila posti a sedere, sorgerà nella zona est di Madrid.

L'annuncio è arrivato oggi, nel corso in una conferenza stampa, da parte del presidente Enrique Cerezo che ha confermato anche un'acquisizione della quota dei colchoneros per quasi 45 milioni di euro. Nella sala vip dello stadio erano presenti anche alcune vecchie glorie dell'Atletico come Adelardo Rodriguez e José Garate: loro avranno una particolare nostalgia del vecchio Calderon visto che, nell'impianto di Madrid, avevano alzato diversi trofei con la maglia dell'Atletico.

Dopo tanti anni cambierà anche il logo: di fatto verranno mantenuti i colori sociali storici (biancorossi) e la raffigurazione della costellazione dell’Orsa Maggiore (tra i simboli della capitale spagnolo) e l’orso con il corbezzolo, ma con uno stile decisamente più moderno.

Simeone tra il presente all'Atletico e il futuro all'Inter

Al centro dell'attenzione (non soltanto per lo stadio) il Cholo Simeone. Queste le dichiarazioni del tecnico dell'Atletico che a fine stagione potrebbe lasciare Madrid per approdare all'Inter come confermato dal figlio: 'Per noi - ha dichiarato Simeone ai giornalisti - è un giorno speciale.

Abbiamo un po' di nostalgia a lasciare il nostro stadio, Con molta nostalgia, sono molto felice è già stato detto tutto quello che potevo dire. Ora io penso al campo, penso a vincere domenica e a nient'altro' si è limitato a dire.