L’inutile partita di Europa League contro lo Sparta Praga rischia di essere ancora una volta sottovalutata da un’Inter ormai fuori dalla competizione e con la testa ancora al brutto passo falso di Napoli. Lo sa bene Stefano Pioli che cerca di trovare qualche stimolo per caricare i suoi in vista della gara a San Siro. Il match non deve essere visto come una seccatura: “È l’occasione per tornare a vincere subito e così onorare finalmente il torneo – spiega il mister – inoltre ci sarà la possibilità di far giocare chi è stato meno utilizzato”. In effetti a scorrere i nomi dei 18 convocati si notano le assenze pesanti: Handanovic, Miranda, D’Ambrosio, Nagatomo, Brozovic, Banega, Candreva e Icardi.

Tantissimi, se si aggiungono anche i soliti Jovetic, Gabigol, Joao Mario e Kondogbia, non utilizzabili in Europa. Spazio invece a tanti giovani come Yao, Miangue, Zonta, Bakayoko e Pinamonti. Una possibilità, quindi, per mettersi in mostra, giocando senza troppa pressione.

La replica a Simeone

Inevitabile che in queste ore si pensi ad altro, come all'ammissione di Diego Simeone, che si è detto certo di un suo futuro da allenatore all’Inter, prima di pentirsene e di giurare e spergiurare che d’ora in poi eviterà anche solo di nominare i nerazzurri. Pioli sa bene che simili parole possono avere un effetto destabilizzante sullo spogliatoio: “La realtà è che io alleno l’Inter e Simeone l’Atletico Madrid – sottolinea davanti ai giornalisti – entrambi dobbiamo rimanere concentrati sul nostro lavoro e pensare solo a questo”.

Archiviata la questione panchina futura, c’è tempo ancora per rammaricarsi dell’approccio sbagliato che ha portato alla sconfitta a Napoli, un passo indietro rispetto alle gare contro Fiorentina e Milan. Ma in squadra ci sono le personalità adatte e le potenzialità necessarie per poter riprendere il percorso e puntare agli obiettivi rimasti: Coppa Italia e la rincorsa alle prime in campionato, ancora fattibile.

Si spera che tra i futuri leader ci sia anche Marcelo Brozovic, che ha appena rinnovato il contratto sino al 2021.

Le difficoltà di Ansaldi

Concorda con il mister Cristian Ansaldi, che spiega le differenze tra l’Inter e una squadra come il Genoa, in cui ha militato l’anno scorso e che affronterà da ex domenica prossima: “Qui è tutto diverso, a partire dalla mentalità – ammette il difensore – si deve puntare sempre a vincere, ci sono maggiori pretese”.

Riconosce che si aspettava un avvio molto più facile, ma, complici i problemi al ginocchio, il suo apporto alla squadra non è stato quello che avrebbe desiderato. Ma ora bisogna pensare alle prossime partite e ritrovare subito la fiducia. Sarebbe bello per i tifosi se alle parole seguissero finalmente i fatti.