Il calciomercato sta per entrare nel vivo. Finora c'è stato qualche colpo importante come Rincon alla Juventus o Pavoletti al Napoli ma il più 'sonoro' è sicuramente Roberto Gagliardini all'Inter per una cifra che si aggira intorno ai 28 milioni di euro. Le big di Serie A sembrano aver attuato in inversione di tendenza: occhi puntati sul calcio nostrano e sui giovani talenti provenienti dai vivai. Sulla scia del Milan (che attualmente ha tra i titolari tre prodotti del vivaio e una rosa per lo più giovane e italiana), anche la Juventus, l'Inter e la Roma stanno invertendo la rotta puntando sui giovani italiani.

Tra questi c'è un giocatore che stuzzica più di un club italiana e non solo: Lorenzo Pellegrini, centrocampista del Sassuolo esploso quest'anno con la maglia neroverde agli ordini di Eusebio Di Francesco. Il giocatore, classe '96, è un prodotto del vivaio della Roma, la quale ha un diritto di recompra fissato ad undici milioni di euro. Pellegrini è un centrocampista moderno, abile sia in fase di impostazione che in fase di interdizione. Possiede una buona visione di gioco ed è molto abile nei tempi di inserimento. Insomma, un centrocampista che farebbe gola a qualsiasi club soprattutto per quanto dimostrato in campo nell'ultimo anno.

Asta internazionale

Il Sassuolo, proprietario del cartellino di Pellegrini, non intende privarsi del giocatore già nella sessione di gennaio ma a giugno difficilmente riuscirà a trattenerlo anche perché è nel mirino di molti top club.

La Roma sta tentando di esercitare il diritto di recompra fissato ad undici milioni ma sembra che per il centrocampista neroverde serva una cifra più alta. Si sta scatenando, infatti, un'asta internazionale con molti club di Inghilterra e Spagna che seguono il giocatore da tempo. In Serie A, il Milan, l'Inter e la Juventus sono pronte a mettere sul piatto una cifra superiore agli undici milioni della Roma per assicurarsi il giovane talento ma i giallorossi difficilmente molleranno la presa sul Lorenzo Pellegrini e faranno di tutto per regalarlo a Luciano Spalletti.