Uno dei nomi più importanti sul mercato nella prossima sessione estiva potrebbe essere l'attaccante argentino del Manchester City, Sergio Aguero, che si è praticamente messo sul mercato da solo strizzando l'occhio a tutte le grandi d'Europa, tra cui l'Inter, che sembra interessata all'argentino come svelato dall'Express qualche giorno fa. Il giocatore non si sente più al centro del progetto dei Citiziens, in particolar modo dall'approdo del tecnico, Pep Guardiola, e a ventotto anni, quasi ventinove, vorrebbe provare nuove esperienze. L'attaccante è finito in panchina nelle ultime due partite, con l'ex allenatore di Barcellona e Bayern Monaco che gli ha preferito il nuovo arrivato Gabriel Jesus, e, in maniera velata, ha fatto filtrare il proprio malcontento, scaricando sulla dirigenza le responsabilità di un eventuale cessione a giugno di quello che è il giocatore con la media gol più alta nella storia della Premier League (113 reti in 168 partite, addirittura meglio di Thierry Henry e Rood Van Nistelrooy).

L'Inter pensa ad Aguero

Sergio Aguero è in cerca di una nuova sfida ma, allo stesso tempo, cerca un contratto importante visto che attualmente percepisce 200.000 sterline a settimana, che in totale fanno circa 11,5 milioni di euro a stagione, comprendendo anche le tasse. L'Inter ha un'arma in più e risponde al nome del vice presidente, Javier Zanetti, che nutre grande stima per il Kun. Quest'ultimo sarebbe tentato da un'avventura in Italia, in particolare all'Inter dove sono transitati tanti argentini. Per Suning si tratterebbe di un investimento assolutamente fattibile visto che il Manchester City potrebbe accettare un'offerta tra i 50 ed i 60 milioni di euro. I tabloid inglesi sono sicuri: la prossima squadra di Sergio Aguero sarà l'Inter.

Bisognerà vedere se davvero i nerazzurri riterranno opportuno tale investimento ma ciò che è certo è che il club nerazzurro farà almeno un grandissimo colpo nella prossima sessione di calciomercato, come svelato dall'ex presidente ed ex socio di minoranza, Massimo Moratti, cosa non smentita dai vertici di Nanchino,