L'Inter a giugno si scatenerà sul mercato per rinforzare la rosa a disposizione del tecnico, Stefano Pioli. I nomi sul tavolo sono tanti e anche l'ex patron ed ex socio di minoranza, Massimo Moratti, ha ammesso come Suning abbia tutte le intenzioni di mettere a segno almeno un grande colpo per infiammare la piazza.

Ma non ci saranno, ovviamente, solo acquisti visto il tecnico nerazzurro ha già affermato più volte di volere una rosa di 23, massimo 24 elementi per poter riuscire a dare spazio a tutti ed evitare musi lunghi come avvenuto nella prima parte di stagione, tanto è vero che tante sono state le cessioni a gennaio a fronte dell'unico colpo in entrata rappresentato da quel Roberto Gagliardini che è già diventato un pilastro del centrocampo dell'Inter, arrivato in prestito oneroso biennale dall'Atalanta con obbligo di riscatto fissato per giugno 2018 a 25 milioni di euro.

Il calciatore che potrebbe essere sacrificato è l'esterno croato, Ivan Perisic. Arrivato ad agosto 2015 per 17 milioni di euro, il calciatore ha più che raddoppiato il proprio valore con le sue prestazioni all'Inter e con l'ottimo europeo disputato con la nazionale croata attirando l'attenzione dei top club europei. Ma senza offerte congrue Suning non si siederà al tavolo per trattare con nessuno e non è detto che Perisic non resti in nerazzurro ma il sacrificio molto probabilmente ci sarà in avanti in quanto il grande colpo potrebbe riguardare il reparto avanzato: si sono fatti i nomi di Sergio Aguero ed Alexis Sanchez non a caso, senza dimenticare Domenico Berardi e Federico Bernardeschi. Non è escluso che si possa sacrificare Antonio Candreva, per cui negli ultimi giorni di gennaio è arrivata un'offerta di 30 milioni di euro dal Chelsea di Antonio Conte.

Offerta rimandata al mittente e questo fa capire la forza di Suning: se ci sarà una cessione illustre non avverrà per fare cassa ma andrà in porto solo con il sostituto già in pugno. In caso contrario non si rischierà di restare a mani vuote, e la settimana prossima ci sarà un vertice a Milano con l'arrivo del patron Zhang Jindong proprio per delineare la strategia di mercato.