E' stato inquadrato più volte e più autorevolmente lui in tribuna al Bernabeu durante Real Madrid-Napoli, che l'effettivo allenatore della squadra partenopea. L'aura di maradona ha colpito ancora. Il mito assoluto della storia del Napoli si è preso la scena nei giorni della vigilia, ma non solo. E' arrivato prima della squadra a Madrid, è stato pressato da giornalisti e telecamere più dei giocatori del Napoli nelle infuocate ore della vigilia, ma non era finita qui.
Che ci fa Maradona con la squadra nel pre-partita?
Se lo sono chiesti molti commentatori.
Quello era il momento di sarri e della squadra. Non una delegittimazione, ma quasi. Come a dire, questo è lo stadio dei miti e in spogliatoio ci vuole un mito più che un bravissimo allenatore in tuta. Secondo Bruno Giordano, è stata una trovata cinematografica del presidente De Laurentiis. Secondo molti osservatori, in un momento di così alta sacralità come gli ultimi minuti di vigilia di una gara come quella sul campo del Real Madrid, si doveva evitare questo momento di contatto fra Diego e il Napoli di oggi, un momento forte ma di rottura, simbolico ma destabilizzante.
Sarri: dopo Maradona, ecco De Laurentiis
L'allenatore di Figline Valdarno, il tecnico naif che dalla Sangiovannese e dall'Empoli arriva a sfidare la Juventus e il Real Madrid, è stato oscurato anche nel dopo gara del Bernabeu.
Subito dopo il match e dopo le parole del suo presidente, a nessuno interessava più fra i media che opinione avesse Maurizio Sarri delle possibilità di rimonta del Napoli rispetto all'1-3 subito dal Real, ma cosa intendeva rispondere alle critiche di De Laurentiis. Nel post-partita, Sarri avrebbe dovuto iniziare a motivare immediatamente la squadra in vista del ritorno: invece è stato costretto sulla difensiva dal suo stesso presidente.
Questione di physique du role: anche Juve e Inter ci pensano
Il basso profilo, l'understatement e il deficit di "physique" da parte di Sarri nel sacrario del Bernabeu spiegano perchè, probabilmente, la stessa Juventus e la stessa Inter ci stiano pensando a tecnici più carismatici, più d fascia alta di personalità come il Cholo Simeone fronte Juventus e Antonio Conte fronte Inter, proprio per reggere maggiormente il peso dell'evento e della squadra in circostanza così mediatiche.