Il terrorismo torna a colpire Londra dodici anni dopo l'attacco dei kamikaze alla metropolitana della capitale inglese. Alle ore 14.45 un'automobile investe una folla di passanti a Westminster, a due passi dal "Big Ben"; l'attacco, dunque, avviene al cuore di Londra, considerato il fatto che la zona è una delle più frequentate dai turisti. Sull'auto c'è un solo uomo, con barba e fisionomia asiatica. Dopo avere falciato alcuni pedoni, l'auto si schianta contro un cancello e l'uomo, che ha con sé due coltelli, assale due guardie poste all'entrata del Parlamento.
Altri due agenti gli intimano di fermarsi e di alzare le mani, ma il terrorista non obbedisce al comando, dunque viene colpito con tre colpi di pistola e ucciso. Scotland Yard ha ordinato ai deputati di non uscire dal Parlamento e sta indagando senza sosta sul triste accaduto.
Orrore a Londra, attacco sotto il "Big Ben": ecco il bilancio
Tra i feriti accertati ci sono anche dei turisti, che al momento dell'attacco stavano fotografando quella che è comunemente ritenuta la parte più famosa di Londra. Il poliziotto che è stato colpito dal coltello del terrorista si trova ora in condizioni molto gravi. Da fonti del St.Thomas Hospital si apprende che è stata salvata una donna che si era buttata nel Tamigi.
I feriti presentano gravi traumi e i morti sono almeno due, tra cui una donna. Al momento dell'attentato al cuore di Londra, la premier Theresa May è fuggita su una Jaguar, protetta da due guardie del corpo. Ai deputati, invece, è stato intimato di rinchiudersi in Parlamento. Non si esclude che l'assalitore abbia avuto dei complici e che questi siano fuggiti dopo l'attacco sotto il "Big Ben".
La notizia dell'attentato nel cuore di Londra, ha messo in allarme gli altri Paesi europei. Il premier italiano Paolo Gentiloni ha contattato la Farnesina e sta seguendo tutti gli sviluppi dell'attentato a Westminster. Intanto, a Londra sono già iniziate le indagini per scoprire l'identità di coloro che hanno ideato l'attacco.