Un talento inesploso arrivato a gennaio per far rifiatare gli esterni del Milan, "niente di che" si pensava, adesso sembra un titolare inamovibile. Forse anche favorito dall'infortunio di Bonaventura, si sta presentando come un campione di qualità e continuità, stiamo parlando di Gerard Deulofeu. Impossibile non riconoscere anche l'apporto di Mister Montella che gli ha dato fiducia sin dall'inizio.

Il ragazzo catalano cresciuto nelle giovanili del Barcellona, dopo aver fatto faville nell'under-21 spagnola, era andato in Premier League in cerca di consacrazione, ma l'esperienza all'Everton non è stata delle migliori.

In mezzo un prestito in Spagna, a Siviglia. Al ritorno all'Everton però non gioca tanto e non fa di certo del suo meglio. Il Milan lo prende in prestito, dopo una trattativa che ha riempito le pagine dei quotidiani sportivi per le varie complicazioni che ha avuto, a seguito di conferme e smentite.

Ma in campo con la sua maglia numero 7 è un'altra cosa. Nonostante prediligesse la fascia destra con i rossoneri gioca soprattutto a sinistra, destro di piede ha spesso la possibilità di accentrarsi e puntare la porta, come ha fatto contro la Fiorentina, quando il destro chirurgico è entrato in porta dopo aver sfiorato il palo più lontano, non lasciando speranze a Tatarusanu. Un mix di tecnica e rapidità che non lascia dubbi sulla sua formazione calcistica di marchio blaugrana e che soprattutto piace molto all'allenatore milanista.

Anche all'ultima uscita contro il Chievo si è reso protagonista di un'altra grande prestazione, sfiora il goal a fine partita con un insolito colpo da biliardo che avrebbe spiazzato Sorrentino, ma il pallone esce fuori di pochi centimetri.

Finora il classe '94 si sta dimostrando all'altezza del Milan e sarebbe una sorpresa se i rossoneri non lo riscattino a giugno, soprattutto se davvero c'è voglia di puntare in alto, di puntare a un Milan che torni al suo posto in Europa e che anche con due esterni come Deulofeu e Suso possa farlo con un insolito ritmo di Corrida.