Quattro mesi. Tanto è bastato a Stefano Pioli per rimettere in piedi una stagione nata male a causa della discutibile scelta di affidare la squadra all'olandese Frank De Boer. Oltre ad una continuità di risultati importante, il tecnico parmense ha i meriti di aver dato un'identità alla squadra, di aver ricompattato un gruppo che fino a quattro mesi fa era allo sbando e di aver rigenerato sotto la sua sapiente guida giocatori del calibro di Ever Banega e Kondongbia.
Proprio Ever Banega è il simbolo della rinascita Inter. L'argentino, arrivato nel mercato estivo dal Siviglia, nei suoi primi mesi interisti aveva trovato non poche difficoltà ad inserirsi.
Prima davanti alla difesa, poi interno di centrocampo, finalmente trequartista dove ha ritrovato lo smalto dei tempi migliori segnando addirittura cinque reti, condite da tre assist, nelle ultime due uscite di campionato rispettivamente contro Cagliari ed Atalanta.
Adesso l'Inter vola, merito di un allenatore che con umiltà ha saputo valorizzare al meglio tutti i suoi uomini migliori, ed i rimpianti per non aver affidato la panchina a Pioli dopo l'esonero di Mancini in estate aumentano. Se dopo la sconfitta con la Roma di qualche settimana fa erano riusciti fuori i nomi di Diego Pablo Simeone e Antonio Conte, ma con le ultime sfavillanti prestazioni il futuro è più che delineato. Pioli ha convinto tutti, anche i più scettici e la proprietà Suning è intenzionata a regalare al tecnico ex Lazio importanti innesti in estate per colmare il gap che separa l'Inter dalla Juventus.
Innesti che andranno a migliorare sicuramente il reparto arretrato con l'inserimento di un centrale di valore e sulle fasce dove i vari Nagatomo, Santon, D'ambrosio e Ansaldi non offrono grandi garanzie. Pioli sta meritando la conferma e con un pacchetto offensivo che può contare su elementi di spessore come il capitano Mauro Icardi, Candreva, Perisic, Eder e il gioiellino brasiliano Gabigol, tenterà di centrare l'impresa terzo posto che gli riuscì due anni fa sulla panchina biancoceleste.