La Corte sportiva d'Appello ha rigettato il ricorso presentato dalla società Nerazzurra contro le due giornate di squalifica inflitte dal giudice sportivo a Mauro Icardi, per le frasi ingiuriose che quest'ultimo ha rivolto all'arbitro Rizzoli e per aver scagliato, al termine della gara contro la Juventus, il pallone in direzione dell'arbitro stesso. Decisione diversa invece per quanto riguarda il caso Perisic. La Corte sportiva ha infatti accolto, ma solo parzialmente, il ricorso presentato sulle due giornate di squalifica, riducendo la stessa ad una sola giornata.

Il giocatore croato pertanto non potrà dare il proprio contributo in campo soltanto nella partita contro l'Empoli; sarà invece a disposizione del mister già contro il Bologna.

Perisic contento a metà

L'esito del ricorso è stato abbastanza deludente per l'Inter. Mezzo sorriso per Perisic, delusione totale per Icardi. Il verdetto è arrivato alle 17:00, proprio quando la Federcalcio Italiana ha ufficializzato la sentenza posta in essere dalla prima sezione della Corte sportiva d'appello. Confermata la squalifica per due turni, l'attaccante argentino dovrà restare in tribuna sia nella gara contro l'Empoli, che ricordiamo, si disputerà Domenica 12 Febbraio alle ore 15:00, sia quella in casa del Bologna, che invece verrà disputata il 19 Febbraio alle 12:30.

Il suo gesto contro Rizzoli è stato giudicato volontario e non solo un semplice gesto di stizza, come più volte ripetuto dal giocatore; le ingiurie nei confronti del direttore di gara contenute nel referto, hanno contribuito a rendere impossibile un eventuale ripensamento da parte del giudice sportivo. Discorso diverso invece per I.Perisic, il quale dopo l'espulsione per proteste ai danni dell'arbitro Rizzoli, si è visto ridurre lo stop da due a un turno.

Le sue parole contro l'arbitro non sono state considerate ingiuriose come è valso per Icardi, ma soltanto espressioni irriguardose. Questo sembra l'epilogo di quella che è stata una vera e propria Telenovela portata avanti da Juve ed Inter per quasi una settimana, adesso speriamo che si possa tornare a parlare di calcio giocato.