E' più importante Allegri o la fascia di capitano del Milan? Pur rispettando l'allenatore che più ha creduto ed investito in lui nella sua carriera, Mattia De Sciglio andrà anche a Torino dove lo porta il cuore. Nella partita dello Juventus Stadium di venerdì sera, vista dall'ottica dei tifosi rossoneri, la posta in palio non sono solo i punti per la classifica di Campionato. Sarebbe troppo semplice, troppo banale, troppo scontato. I tifosi del Milan vogliono che la loro società e la loro squadra trasmettano soprattutto un messaggio alla Juventus, un messaggio firmato Donnarumma ma anche De Sciglio: non siamo il vostro supermercato.

De Sciglio dal labiale di Roma al rilancio nel Milan

Mattia De Sciglio stava giocando tanto e bene, è molto stimato da Vincenzo Montella, che ha fatto di tutto per tenerlo al Milan la scorsa estate. Il laterale milanista rispetta le consegne tattiche ed interpreta le partite con molta serietà. Ha avuto tanti infortuni al ginocchio e un momento di contraccolpo psicologico dopo l'improvvisa botta di notorietà nel suo primo anno in Prima squadra, ma ormai è tutto passato. "Stava" giocando bene, prima del colpo proibito di De Paul a Udine che gli ha distorto la caviglia con un fallo da espulsione per tutti tranne che per l'arbitro Banti. Adesso è tornato in squadra e contro il Chievo ha preso ruolo, fascia di campo e fascia di capitano di Ignazio Abate che ha immolato il suo occhio per la squadra rossonera nella sfida di Reggio Emilia contro il Sassuolo.

Il contratto di De Sciglio e il contratto di Donnarumma sono una variabile determinante per il Milan del futuro: è qui che si parrà la nobilitate rossonera del futuro. Allegri lo ha sempre considerato di "un'altra categoria" e secondo alcuni in un labiale del 21 Maggio 2016 al termine della Finale di Coppa Italia a Roma, prometteva allo stesso De Sciglio di "portarlo a Torino".

Ma un giocatore come lui, che milita nelle giovanili del Milan dal 2002 prima di salire da protagonista fra i grandi, non può essere ceduto a cuor leggero. Anche perchè i tifosi bianconeri non stravedono per lui e rischia di trovare un ambiente ostile che nel "suo" Milan non ha mai avuto, nonostante qualche momento di difficoltà.

Dal momento che Abate con ogni probabilità non ci sarà a Torino, toccherà a De Sciglio pensare solo ai suoi colori e alla sua fascia di capitano. C'è la Juve, un grande avversario. Allegri, il tecnico che ha creduto in lui quando era riserva nella Primavera rossonera, è a sua volta un avversario. Poi, in estate, priorità Milan.