Un tuffo di testa, leggero come un ritmo sudamericano da ballare senza pensarci troppo. Così Guillermo cuadrado ha deciso di segnare a Marassi. Tuffandosi con fiducia verso quel pallone che sperava arrivasse proprio lì.
Un tuffo come quello di Blerim Dzemaili, l’arma in più del Bologna spuntato di Donadoni.
Due giocatori molto diversi: colombiano eclettico l’uno, svizzero dall’anima macedone l’altro
Carriere altalenanti per entrambi, doti riconosciute, ma mai espresse come nel corso di questa stagione.
Sì perché Cuadrado è stato già decisivo a Lione - con un goal superlativo che ha “sbloccato” il girone di qualificazione della Juve in Champions - ed è diventato un punto fermo della corazzata di Allegri che davanti si permette pure i tre tenori: Dybala, Mandzukic e Higuain.
Dzemaili è invece costantemente decisivo in un Bologna che altrimenti risulterebbe anonimo. La stagione dei felsinei è infatti impreziosita dai goal pesanti dello svizzero. Reti che permettono di differenziarsi dall’Empoli, dal Crotone, dal Palermo, dal Pescara; organico simile a queste ultime ma con Dzemaili a fare la differenza, a spostare il peso verso le zone più sicure della classifica.
Il Bologna adesso vanta ben 34 punti, tanti da poter dimenticare la “lotta salvezza”, non abbastanza per pensare a qualcosa in più.
La Juve ha 73 punti, ne aveva 70
Tre sono stati regalati dal guizzo di Cuadrado, giocatore in grado di mettere in difficoltà qualsiasi difesa, se pensa a giocare e non a specchiarsi sul prato come un Narciso del calcio.
Il colombiano infatti, sin da giovanissimo a Lecce, aveva fatto capire di essere superiore alla media per tecnica, intuito e velocità. Lo aveva dimostrato anche a Firenze, meno a Londra sponda Chelsea. Mourinho si è liberato del giocatore la scorsa stagione, intendimento confermato quest’anno anche da Conte. Sì, lo stesso Conte che andò via dalla Juve perché non avevano comprato Cuadrado.
I paradossi del calcio…
Juan Guillermo il discontinuo, proprio come il suo gemello colombiano al Lecce: Muriel. Louis ha finalmente trovato la sua dimensione a Genova, regalando ben due derby alla Sampdoria. Juan Guillermo ha riconquistato pure la nazionale colombiana.
Dzemaili è invece un punto fermo della Svizzera tosta degli ultimi anni, la Svizzera del centrocampo di ferro con Inler, Behrami, Xhaka e i guizzi di Shaqiri.
Due campioni internazionali hanno deciso le sorti delle loro squadre in questo fine settimana, non chiamatela serie A di serie B.