I tifosi nerazzurri non hanno ancora digerito la sconfitta di ieri a Firenze che già devono mandar giù un altro boccone amaro. La società, infatti, ha deciso di concedere 46 ore di libertà alla squadra. Una decisione che assume i contorni della beffa per i tifosi dell'Inter. Dopo una sconfitta tanto pesante, subita da una Fiorentina che non ha strafatto, ci si aspettava una solenne batosta da parte della dirigenza. Un ritiro punitivo; una sessione di allenamento all'alba; una multa; insomma, qualcosa per dare un segnale forte, fortissimo. Invece, la linea scelta dagli uomini di Suning sembra quasi una ricompensa.

Solo carota senza bastone

Tutti conosciamo il famoso metodo del bastone e la carota. Punizione e ricompensa alternati come miglior modo per educare. Ecco, pare proprio che Suning abbia dimenticato il bastone, dispensando solo carote in quantità. Per quale motivo poi? Il permesso è il premio per non aver giocato il secondo tempo? Per aver subito 18 gol nelle ultime 8 partire? Per aver preso a calci il sogno europeo? Domande che ogni tifoso interista si starà ponendo, io per primo.

ARRIVA IL NAPOLI- Icardi e compagni si ritroveranno ad Appiano Gentile solo nella giornata di martedì. Prima si godranno il ponte concesso dalla società. E poco importa se domenica a San Siro arriva il Napoli, fino ad un mese fa quasi avversario diretto per il terzo posto. Pioli ha già fissato per martedì pomeriggio la prima seduta di allenamento alla Pinetina.

Per adesso non è prevista la presenza né di Zhang né di altri dirigenti al Centro Sportivo "Suning in memoria di Angelo Moratti".

Bandiera bianca

L'unica chiave di lettura del permesso premio che abbia una qualche logica è quella della resa. In casa Inter hanno alzato bandiera bianca; la stagione è finita, l'Europa è sfumata, giochiamo queste ultime cinque partite tanto per dovere.

Un arrendevolezza che non potrà mai far piacere ai tifosi nerazzurri, sempre fedeli e sempre vicini alla squadra, nonostante le mille delusioni. Il tifoso dell'Inter è il sofferente per antonomasia; incarna lo spirito de "mai una gioia". Ma nonostante tutto è sempre là a sostenere i suoi colori. Non a caso l'Inter è la società con la più alta media di spettatori allo stadio.

L'ennesima prova di fedeltà di un popolo bistrattato dai suoi beniamini. Un popolo che merita quanto meno una reazione di dignità da parte della squadra, che da ormai troppe stagioni umilia la maglia.