La Reggina, domani in casa della Fidelis Andria, ha la possibilità di mettere in archivio la stagione conquistando una salvezza diretta che, ad un certo punto della stagione, iniziava ad essere un miraggio. Un traguardo non ancora raggiunto, ma che oggi appare vicino. In pochi avrebbero pronosticato, a due gare dalla fine della stagione regolare, gli amaranto padroni del proprio destino, con buone chance di farcela dopo la disastrosa parte iniziale di campionato. La scaramanzia è d'obbligo e sulla sponda calabra dello Stretto nessuno si sente "arrivato", ma è anche il momento in cui si può iniziare a fare i conti.

In caso di vittoria

L'avversario non è certo dei più semplici, perchè la Fidelis Andria è una squadra che è stata protagonista di un'ottima stagione e, non va dimenticato, prima dell'exploit di Taranto la Reggina ha sempre zoppicato lontano dal Granillo. Nel campo delle ipotesi, però, va inserita anche la possibilità che Coralli e compagni violino il terreno di gioco della squadra pugliese e non esiste alcun dubbio che, con tre punti almeno cinque squadre sarebbero matematicamente alle spalle della compagine dello Stretto che andrebbe a quota 44, partendo dagli attuali 41. Se, infatti, anche il Monopoli dovesse vincere a Matera (andando a 43) e l'Akragas battesse la Juve Stabia (andando a 41), lo scontro diretto tra pugliesi e siciliani permetterebbe alla formazione di Zeman, nella peggiore delle ipotesi, di essere scavalcata solo da una delle due squadre, mantenendo cinque avversari alle spalle.

Naturalmente, anche perdendo ad Andria, la Reggina potrebbe riprovare a ottenere tre punti nell'ultima giornata contro la Paganese ottenendo, in caso di esito positivo, lo stesso effetto: la salvezza diretta.

Le insidie nascono dal fatto che le due prossime avversarie proveranno a blindare il proprio posto nei play off.

In caso di pareggio

Allo stato attuale l'avversario su cui fare la corsa è l'Akragas, ultima squadra che oggi farebbe i play out. La Reggina ha tre punti di vantaggio sui siciliani ed il vantaggio dello scontro diretto. Se gli uomini di Zeman pareggiassero e i siciliani non vincessero (in casa contro la Juve Stabia) il gap, in qualsiasi caso, non sarebbe ricucibile nell'unica partita rimasta ed, inoltre, a quota 42 il sodalizio dello Stretto sarebbe irraggiungibile per Vibonese e Catanzaro (oggi a 35).

In caso di sconfitta

La sensazione è che, per ottenere la salvezza, la Reggina debba fare domani lo stesso risultato dell'Akragas, sconfitta compresa sebbene in quel caso esista qualche rischio in più. Nella peggiore delle ipotesi, infatti, all'ultima giornata potrebbe proporsi un gruppone a 41 punti con Vibonese, Catanzaro (entrambe dovrebbero vincerle entrambe) e gli stessi siciliani (eventualmente vittoriosi a Monopoli all'ultima). Quasi tutte le classifiche avulse premierebbero gli amaranto e darebbero loro il quintultimo posto , tranne una: quella a tre con le altre due calabresi dove la spunterebbe la squadra rossoblu.

Allo stato attuale nella bassa classifica non si tiene conto dei due o dei quattro punti di penalizzazione che saranno inflitti al Messina e che potrebbero scrivere un'altra storia del campionato.

Per la Reggina, però, sembra cambiare poco.