Che nello spogliatoio dell'Inter ci fosse qualcosa che non andava, lo hanno sempre pensato in tanti. Adesso arriva la conferma ufficiale da parte del ds Piero Ausilio, che ammette: "Non c'è gruppo per questione di etnie. Tanti pensano a se stessi". Poi parla di mercato e spiega: "Suning ha il potenziale economico per prendere giocatori come Cristiano Ronaldo".

Ausilio: "All'Inter manca il senso di solidarietà"

Procediamo con ordine. Nel pomeriggio di ieri, il ds nerazzurro Ausilio, è stato invitato dall'Università degli Studi di Milano per intervenire al Corso di perfezionamento in Diritto Sportivo e Giustizia Sportiva.

Durante l'incontro, si è parlato di calcio a 360 gradi, e il ds ha spiegato alcune cose che stanno avvenendo nel mondo Inter. Sembrava un confronto come tanti, ma la schiettezza di Ausilio nell'affrontare alcune tematiche ha dimostrato il contrario. Non è passato molto tempo, prima che sia stata posta la domanda sulla strana involuzione dell'Inter negli ultimi due mesi: "Nelle ultime partite non abbiamo visto giocatori correre. Si allenano abbastanza, hanno voglia di stare insieme?".

Tutti in sala attendevano una risposta di rito, come da prassi. Invece Ausilio ha spiazzato tutti, ammettendo che ci sono problemi di gruppo. I giocatori si allenano bene, benissimo, ma ciò che manca alla Pinetina è "il senso di solidarietà".

I calciatori non sono riusciti a creare un gruppo coeso e affiatato. Ausilio precisa che "non ci sono cattivi ragazzi", ma le differenti etnie hanno portato a tanti gruppetti formati da gente che pensa solo a se stessa. Uno spogliatoio fortemente frammentato, dove "nessuno fa più del suo" e manca la forza d'animo necessaria.

Il mercato dell'Inter

Anche sul mercato nerazzurro, il ds Ausilio è stato chiaro e diretto. Suning ha la forza economica per prendere giocatori come Cristiano Ronaldo, ma ci sono da rispettare i paletti del fair play finanziario. La crescita di una squadra deve essere proporzionata e rapportata alle sue entrate. Sono finiti i tempi di presidenti come Moratti, che spendeva fior di milioni senza poi avere un rientro in bilancio.

L'Inter può permettersi di acquistare qualsiasi giocatore, ma ciò significherebbe violare sia il fair play finanziario che il tetto ingaggi deciso dalla società. Secondo Ausilio, la crescita dev'essere graduale e proporzionata, unica strada possibile per tornare grandi. In questo senso, il ds prende come esempio la Juventus che, dalla Serie B, oggi si ritrova a giocare la seconda finale di Champions negli ultimi 3 anni. Risultati importanti, generati da un vero e proprio piano aziendale.