Il matrimonio tra la società nerazzurra e Luciano Spalletti non è la logica conseguenza di un amore a prima vista.
Non è un mistero che la prima scelta di Sabatini ed Ausilio fosse Antonio Conte, ma la contingenze hanno fatto si che l'allenatore leccese abbia preferito prolungare la sua esperienza in Inghilterra iniziata appena un anno fa. L'Inter non aveva alcuna voglia di correre dietro a qualcuno che non avesse piena convinzione di sposare il progetto nerazzurro.
Una serie di riflessioni ha condotto la dirigenza interista a scegliere la soluzione più logica: un allenatore che conoscesse pienamente il calcio italiano, che avesse dimostrato di saper far giocare bene le squadre e che potesse garantire un profilo internazionale.
In pochi lo ricordano. Molti considerano Spalletti quasi un ripiego, ma non bisogna dimenticare quando la sua Roma collezionava imprese in Europa e di come la sua esperienza in Russia sia stata costellata da successi.
Un po' come a voler sottolineare che se la squadra per vincere ce l'ha, difficilmente sbaglia.
Calciomercato Inter: l'atteggiamento tattico
Nelle trattative che l'Inter è pronta ad imbastire risultano chiari alcuni concetti. C'è voglia di consegnare a Spalletti una squadra che sia fatta di calciatori che lui ben conosce. C'è chi fa ironia e si immagina un trasloco dell'intera rosa romanista a Milano, ma la realtà dei fatti è che Rudiger, Nainggolan ed Emerson Palmieri sono davvero sul taccuino dei direttori sportivi nerazzurri.
Ma non è l'unica nota emersa dalle strategie filtrate, pare infatti abbastanza chiaro che si continuerà ad andare a caccia di esterni difensivi.
Una scelta che suggerisce una caratteristica della prossima squadra: c'è necessità di terzini e quindi risulta palese l'idea di voler giocare a quattro. Anche in un calcio che sta riportando in auge la retroguardia con tre centrali. Tattica che, in alcune circostanze, si è vista anche nella formazione giallorossa in questa stagione.
Le esigenze espresse da Spalletti riguardano anche l'attacco, dove la cessione di Perisic è un'eventualità ben conosciuta, ma dove allo stesso tempo si cercano elementi che possano agire ai lati del centravanti.
La strategia, dunquem,è quella di creare una batteria di calciatori veloci ed imprevedibili che possano saltare l'uomo, tali essere impiegati in un modulo che possa oscillare tra un 4-4-2, un 4-2-4, un 4-2-3-1 ed un 4-3-3.
L'obiettivo è raggiungere un'identità che permetta all'Inter di essere camaleontica, ma con una certezza: la difesa a quattro.