L’inutile finale della deludente stagione dellInter vedrà la passerella a San Siro, contro l’Udinese, di palacio e Carrizo, che indosseranno per l’ultima volta in carriera la maglia nerazzurra. “Non so se partiranno da titolari, ma due giocatori come loro meritano l’applauso del pubblico per l’attaccamento che hanno dimostrato – spiega il mister Stefano Vecchi – hanno dato tanto alla squadra anche sotto l’aspetto umano, come esempio”. Quindi vedremo sicuramente in campo i due argentini, anche se forse non da subito. Non sappiamo invece se rivedremo ancora Gabigol e Joao Mario dopo il brutto episodio di Roma, con l’abbandono della panchina per ripicca verso l’allenatore che non li aveva fatti entrare nella gara con la Lazio.

Le accuse a chi non merita la maglia

“Sono stati presi provvedimenti da parte della società che io approvo in pieno, perché queste punizioni possono servire da monito per il futuro – spiega Vecchi – ho detto sin da subito che avrei privilegiato quei giocatori che dimostravano sul campo ed in allenamento impegno e voglia di fare, ma è importante anche il modo con cui si sta all’interno di un gruppo”. Dalle parole del mister, che pure non si sbilancia, sembrerebbero poche le possibilità di vederli schierati, anche se l’allenatore precisa che certi atteggiamenti li aveva messi in conto, vista la situazione non facile: “Alcuni sono arrivati a fine stagione molto delusi, perché partiti con aspettative diverse”.

Ma il tecnico nerazzurro ci tiene a sottolineare che in generale la squadra ha lavorato bene con lui, anche se qualcuno si è tirato indietro, mancando di rispetto ai tifosi. Non è dato sapere chi, ma Vecchi non si nasconde di fronte ai giornalisti e dice di aver in mente i nomi di chi non dovrebbe indossare più la maglia dell’Inter, anche se naturalmente preferisce lasciare queste valutazioni al nuovo allenatore.

Un nuovo allenatore per riportare entusiasmo

Infatti il suo successore dovrà ridare ai ragazzi entusiasmo e maggiori sicurezze, dopo le bastonate prese, provando a sviluppare “una maggiore cultura del lavoro”. Tuttavia nel gruppo ci sono già alcuni elementi capaci di trasmettere agli altri questi principi che dovrebbero essere la base dalla quale dovrà ripartire chi siederà al suo posto in panchina, ossia Luciano Spalletti, “uno dei migliori sulla piazza, capace di far bene ovunque”.

Vecchi sottolinea che a suo avviso l’organico di questa stagione non era male assortito come scritto da molti, forse – e questo è sembrato l’ennesimo riferimento a Gabigol – solo un po’ sovrabbondante in attacco. Con una rosa così è stato difficile per i giovani trovare spazio, anche se il mister rivendica l’impiego di Pinamonti con la Lazio. Contro l’Udinese il tecnico nerazzurro proverà a chiudere con una vittoria la sua seconda esperienza da traghettatore dell’Inter, anche se la formazione sarà condizionata dalle numerose assenze: Icardi e Miranda che sono in ripresa, ma saranno tenuti fermi in via precauzionale, Murillo, ancora non al 100% e Medel, che invece dovrebbe farcela.