La sua priorità non è vincere il Pallone d'Oro, ma la Champions League e lo spiega a chiare lettere in un'intervista rilasciata a Premium Sport. Gianluigi Buffon ha spiegato come e perché la Juventus vincerà il trofeo contro il Real Madrid, ammettendo di avere quella giusta paura che una partita del genere richiede. Buffon ha svelato di sentirsi più forte di coloro che non sentono paura, oppure dicono furbescamente di non averne. Poi con fermezza ha dichiarato di essere arrivato alla finale di Cardiff, per chiudere un cerchio e mettere finalmente le mani sulla Champions League.
La probabile conquista del Pallone d'Oro di cui tanto si è parlato negli ultimi giorni, per lui rimane in secondo piano.
Gianluigi Buffon, la finale è un cerchio che si chiude
Buffon storico portiere bianconero degli ultimi decenni, ha parlato alla vigilia della finale di Cardiff, ai microfoni di Premium Sport ed ha svelato il suo segreto che porta alla vittoria dell'ambito trofeo. Il portierone ha confessato di avere paura della partita di sabato contro il Real Madrid, ma poi ha precisato che si tratta di una 'giusta' paura che verrà sconfitta e che porterà alla vittoria finale. Il numero uno della Juventus ha pubblicamente dichiarato in chiare lettere: "Sono arrivato sin qui per chiudere un cerchio e per mettere le mani sulla Champions League", poi ha serenamente aggiunto: "Ce la giocheremo senza rimpianti e con la convinzione di poter fare bene".
Il Pallone d'Oro non è priorità
Nelle ultime settimane, si è parlato molto della sua possibile conquista del Pallone d'Oro, ma lui ha subito stroncato tutti gli entusiasmi, perché ha dichiarato che questo risultato non è la priorità della sua carriera, ora la cosa più importante per lui è alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie e portarla in Italia dopo tanti anni di assenza.
Gianluigi Buffon ha confessato di sentirsi molto più forte di coloro che dicono di non aver paura e quindi promette di trovare il coraggio per sconfiggere quel timore, che è presente prima di questi grandi avvenimenti sportivi, come tra l'altro è successo nella mitica finale di Berlino nel 2006, contro la Francia di Zidane (attuale allenatore del Real Madrid), che lo ha incoronato Campione del Mondo.
La tesi del capitano bianconero è supportata anche da una dichiarazione di Massimiliano Allegri, il quale ha dichiarato che questa volta sarà diverso dalla finale persa contro il Barcellona nel 2015, perché la squadra è cambiata in molti elementi ed ha acquisito autostima e consapevolezza dei propri mezzi.
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