'Non ho ancora trovato il senso di quell'errore, di quel rigore sbagliato a Usa '94'. Roberto Baggio è tornato a parlare di quel maledetto penalty sbagliato contro il Brasile che costò all'Italia il Mondiale negli Stati Uniti. Passato, presente e futuro di un uomo arrivato a 50 anni (festeggiati pochi mesi fa tra i terremotati ad Amatrice) con tanti progetti in testa (di cui uno ancora misterioso...).

Baggio, Sacchi e quel rigore sbagliato contro il Brasile

Intervistato dal Corriere della Sera ad un evento per il suo sponsor Diadora a Londra, il 'Divin Codino' ha rivelato di aver sognato molte volte il rigore fallito a Pasadena: 'Mi capita di ripensarci, quando lo sogno vedo che la palla entra in porta.

Dopo 23 anni, però, non ho ancora trovato un senso a quell'errore'.

Baggio, nell'intervista, ha parlato anche della rivoluzione di Arrigo sacchi, all'epoca ct di quella Nazionale. E sono parole molto dure: 'Più che altro si fece strada l’anti-calcio. E quelli del mio ruolo facevano fatica a giocare. Zola dovette andare in Inghilterra per trovare posto. Mi ha fatto piacere, invece, che dopo qualche anno Carlo Ancelotti si è pentito per non avermi preso al Parma. Anche lui giocava con il 4-4-2 e in quel modulo il fantasista non era previsto'.

È in Argentina l'erede di Roberto Baggio?

In attesa di capire cosa farà da grande ('Ho un progetto in testa, ma non ne voglio parlare per ora' ha dichiarato nell'intervista pubblicata oggi dal Corriere), Baggio ha parlato di calcio a 360 gradi: 'Oggi mi piacerebbe giocare in una squadra con il modulo 4-3-1-2 per giocare come seconda punta.

D'altronde anche Platini mi definì come un nove e mezzo. Un po' punta, un po' trequartista. Quando giocavo temevo sempre Paolo Maldini: era il miglior difensore, sapeva calciare con entrambi i piedi ed era bravo anche di testa. Valeva come quindici giocatori. Invece mi sarebbe piaciuto giocare con Marco Van Basten: a fine partita ci scambiavamo spesso la maglia'.

Poi uno sguardo sul calcio di oggi: 'In tv mi piace guardare il calcio sudamericano (ha vissuto spesso in Argentina dove ama cacciare, ndr). Non so se c'è un erede nel calcio attuale. Da tifoso del Boca Juniors, mi piace molto Centurion. Ma deve migliorare fuori dal campo'.

Per la cronaca, Ricardo Centurion è stato ad un passo dal Genoa, ma dopo aver passato le visite mediche, è tornato in patria e non se n'è fatto, per il momento, nulla. La 'sponsorizzazione' di Baggio, magari, lo avvicinerà a qualche club italiano nei prossimi mesi...