Archiviato il campionato appena concluso e il nono posto ottenuto, il Torino ora guarda alla prossima stagione con un grande entusiasmo e voglia di lasciar il segno nella propria calorosa tifoseria.

La mancata partecipazione all'Europa League è uno dei crucci del presidente Urbano Cairo, che vuole il più presto possibile cercare di ridare al club quella dimensione europea che la squadra ha avuto e merita per il suo blasone. Non si può criticare il lavoro svolto dall'allenatore Sinisa Mihajlovic: quest'ultimo ha trasmesso alla squadra tutta la sua grinta e voglia di non mollare mai, facendo crescere ed esplodere molti dei talenti in rosa.

Inutile parlare di Andrea Belotti: il 'Gallo' da buon giocatore è diventato uno dei centravanti più completi e prolifici del panorama internazionale, perdendo per un soffio il titolo di capocannoniere della Serie A. Sul suo contratto è stata posta una clausola rescissoria di 100 milioni di euro che è valida formalmente solo per l'estero, anche se le offerte per il bergamasco non mancano e anzi si fanno sempre più importanti.

Idea Niang per l'attacco

A prescindere da quello che sarà il suo futuro, il patron Urbano Cairo e il direttore sportivo Gianluca Petrachi non smettono di sondare diverse piste per completare l'organico a disposizione dell'allenatore serbo, che ha deciso di virare fortemente sul 4-2-3-1 come nuovo sistema di gioco dal prossimo anno.

Miha ha infatti espresso la volontà di rinnovare il reparto offensivo con innesti di qualità e pare ormai fatta per il colombiano del Napoli Duvan Zapata. Ma il Toro non si ferma qui: secondo quanto riportato dal noto quotidiano sportivo nazionale 'Tuttosport', pare che la dirigenza granata abbia messo nel mirino nientemeno che M'Baye Niang, attaccante del Milan che ha passato gli ultimi sei mesi in prestito dal Watford, club di Premier League di proprietà della famiglia Pozzo.

Il francese (di origine senegalese), prodotto del settore giovanile del Poissy e del Caen, è già stato allenato da Mihajlovic durante la sua esperienza sulla panchina del 'Diavolo' ed è stato uno dei pochi tecnici ad avergli dato veramente fiducia e creduto nelle sue grandi potenzialità. Al Milan viene considerato un esubero, mentre al Toro sarebbe un assoluto protagonista e perfetto nel terzetto di mezzepunte dietro ad Andrea Belotti nel futuro 4-2-3-1 del tecnico granata. Il ds Petrachi riuscirà a fare il colpaccio?