Tutta la rabbia dei tifosi del Palermo Calcio è sfociata ieri in una pesante contestazione ai danni della squadra che, al "Tenente Onorato", stava svolgendo la prima seduta di allenamento per la preparazione al prossimo campionato di Serie B. La dura contestazione di circa trecento ultras, che hanno lanciato fumogeni e petardi sul campo, intonando cori contro il presidente Maurizio Zamparini, non ha permesso il regolare svolgimento della seduta.

Zamparini: "Vi aspetta la Serie C"

Poco dopo l'increscioso episodio, sul sito internet ufficiale del club rosanero è stato pubblicato un comunicato stampa in cui il presidente Zamparini ha risposto a tutti i tifosi palermitani, tuonando: "Oggi un gruppo di fuorilegge ha proibito alla vostra squadra di allenarsi regolarmente, coprendo di insulti i vostri giocatori".

Il patron ha proseguito, chiedendo alle istituzioni di garantire la legalità, chiudendo con una chiara minaccia: "altrimenti vi aspetta la Serie C".

Ma gli ultras del Palermo non hanno fatto mancare la loro controreplica al minaccioso comunicato, pubblicando su Facebook un lungo messaggio, di cui riportiamo alcuni passaggi fondamentali. I tifosi accusano Zamparini di tenere la città sotto scacco: "La violenza psicologica che stai esercitando su questa città, prigioniera di un individuo che pensa solo a spolpare avidamente quel che resta di questa società". Subito dopo, le attenzioni si spostano sulla gestione del club, sulla disastrosa retrocessione dello scorso anno e sulla campagna acquisti di questo mercato, ritenuta inadeguata: "Intanto continui a non spendere un centesimo, ci porti in serie b senza muovere un dito, ti becchi il paracadute di 25 milioni, ti vendi i giocatori".

La chiusura del comunicato non smorza minimamente i toni: "Il tuo tempo è finito qui! Mettitelo bene in testa perché non smetteremo più di darti il tormento! Questa non è una minaccia ma una promessa. E non è una delle tue!".

Palermo: nuova perquisizione della GdF

E i problemi, per il Palermo, non sono finiti con la contestazione dei tifosi. Nella mattinata di oggi, 27 luglio, i militari della Guardia di Finanza sono ritornati negli uffici del Barbera 20 giorni dopo la prima perquisizione, per acquisire nuovi documenti. Le accuse mosse a Maurizio Zamparini sono pesanti: falso in bilancio, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio. Insomma, per il club rosanero si prospetta un agosto caldissimo.