Un corpo unico. L'obiettivo dell'Inter è creare una struttura tecnica che non abbia parti diverse, ma un gruppo di lavoro solido e che remi nella stessa direzione. Per tanti anni in casa interista si è dovuto fare i conti con un progetto che non vedeva unità di pensiero tra i dirigenti che si occupavano di calciomercato e l'allenatore. In questa stagione c'è la ferma volontà di operare delle scelte a stretto contatto con il tecnico e in tal senso la scelta di optare per Luciano Spalletti in panchina rappresenta una garanzia. Il trainer di Certaldo ha esperienza e carisma per confrontarsi con qualsiasi dirigente, nonché l'abilità di conoscere bene gli uomini che si possono sposare bene con il suo modo di intendere il calcio.
Passo indietro
Sin dalla sua prima uscita ufficiale da allenatore dell'Inter Spalletti non si era fatto problemi a dettare alla stampa quelle che, secondo lui, dovevano essere le linee guida della campagna di rafforzamento. Non un'uscita casuale o fuori dagli schemi, dato che molto probabilmente il colloquio che aveva avuto con Walter Sabatini e Piero Ausilio era stato fin troppo esaustivo. Mentre tutti predicavano la necessità di una rivoluzione, lui riteneva che andasse preservato tutto il buono che c'era, andando a puntellare la squadra con sei-sette rinforzi che avrebbero potuto garantire il salto di qualità. E soprattutto l'imperativo era quello di non acquistare tanto per farlo, dato che il buon budget a disposizione avrebbe potuto far ingolosire eccessivamente chi lo avrebbe manovrato, con il rischio di portare a Milano giocatori poco funzionali.
Invece sono arrivati nomi all'insegna della concretezza e dell'usato sicuro. Per il top player, probabilmente, ci sarà ancora tempo.
La cessione bloccata
E il ruolo di Luciano Spalletti potrebbe essere stato decisivo anche nel rallentamento di un'operazione che sembrava definita e di fatto lo è. Murillo, per il momento, non va a Valencia.
Esisteva l'accordo tra la società galiziana e quella meneghina sulla base di una cessione a titolo definitivo. Quello di Spalletti non è un capriccio, ma una precisa necessità derivante dal fatto che non è ancora arrivato il difensore centrale atteso e attualmente Murillo sarebbe la prima alternativa a Skriniar e Miranda. La trattativa si sbloccherà solo quando arriverà un altro centrale difensivo: si cerca un profilo che corrisponda ad un marcatore veloce.