Letteralmente stellari con le maglie di Juventus ed Inter in questo scorcio iniziale di stagione, sono chiamati alla prova più difficile. Il prossimo 31 agosto (sarà l'1 di notte dell'1 settembre in italia) l'Argentina scenderà in campo a Montevideo per una sfida affascinante e di grandi tradizioni contro l'Uruguay. Il match è di fondamentale importanza per entrambe, sono in palio tre punti pesantissimi nella corsa verso il Mondiale russo del prossimo anno. Il CT dell'Albiceleste, Jorge Sampaoli, si affida pertanto a Paulo Dybala e Mauro Icardi per centrare la qualificazione nell'ambito di un torneo sudamericano invero tormentato per Messi e compagni.

La 'Joya' ha finora disputato 7 gare con la maglia della Nazionale, tra le quali ben 6 valide per le attuali qualificazioni ai Mondiali. Soltanto in tre circostanze è stato però schierato dal 1'. Nel match d'andata contro l'Uruguay è stato addirittura espulso. Per Maurito invece un'unica presenza relativa al 2013, girone di qualificazione ai Mondiali dell'anno successivo, guarda caso a Montevideo contro l'Uruguay.

Il paradosso tutto argentino

Sulla carta, l'Argentina dispone di una rosa di prim'ordine, tra le più forti se non la più forte in assoluto a livello attuale di Nazionali. Ciò, storia arcinota, non è stato tradotto sul campo. L'Albiceleste nel girone di qualificazione della zona sudamericana è attualmente quinta con 22 punti, un ruolino di marcia di 6 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte.

Con 15 reti messe a segno, inoltre, l'attacco argentino è tra i peggiori dell'intero torneo sudamericano: soltanto Paraguay e Bolivia hanno segnato meno e questo è assolutamente paradossale se consideriamo il potenziale offensivo a disposizione. A testimonianza delle immense difficoltà affrontate in questo torneo c'è la sfilata di tecnici che si sono avvicendati sulla panchina, Sampaoli è il terzo dopo Martino e Bauza.

I primi due avevano letteralmente ignorato Mauro Icardi dal giro della Nazionale, l'attuale CT invece lo ha preferito a Gonzalo Higuain che non rientra nella lista dei convocati per le sfide contro Uruguay e Venezuela. La seleccion pertanto potrebbe presentarsi a Montevideo con un fantastico tridente, composto da Messi, Icardi e Dybala.

Sarebbe il sogno di ogni allenatore, ma tanto il fuoriclasse del Barcellona quanto i giovani bomber di Inter e Juventus dovranno andare ben oltre il sogno e portare l'Argentina ai Mondiali, evitando che tutto si trasformi in un incredibile incubo.

Sfida ad alta tensione

Uruguay-Argentina è una di quelle partite speciali che fanno storia a parte nella lunga storia del calcio, alla luce di un'antica e mai sopita rivalità (tra le due Nazionali esistono ben 194 confronti con 88 vittorie argentine, 61 uruguaiane e 45 pareggi). L'Uruguay dal canto suo non può certamente considerarsi in una botte di ferro: reduce da due sconfitte consecutive contro Brasile e Perù, ha rimesso in discussione una qualificazione che sembrava poco più di una formalità.

Dovesse perdere con l'Argentina, infatti, la Celeste verrebbe scavalcata in classifica dalla stessa cedendo quel terzo posto che, al momento, garantisce l'accesso diretto al Mondiale 2018. L'Argentina, come già detto, occupa la quinta posizione che vale lo spareggio intercontinentale con la vincente della zona oceanica. Soltanto le prime quattro, infatti, staccheranno subito il biglietto per la Russia.

La situazione di classifica

Parecchio interessati a ciò che può accadere a Montevideo sono la Colombia ed il Cile. I Cafeteros sono secondi a quota 24, un punto in più di Uruguay e Cile e due in più dell'Argentina. Giocano un match tutt'altro che proibitivo in casa del Venezuela. Non sembra insormontabile nemmeno l'ostacolo del Cile che ospita un Paraguay in netto calo.

Entrambe potrebbero dunque trarre beneficio dal risultato di Montevideo, qualunque esso sia, a patto però che vincano le rispettive partite. Poche, invece, le speranze di reinserirsi nuovamente in zona qualificazione per l'Ecuador. La Tricolor ha due punti in meno dell'Argentina, ma sarà impegnata a Porto Alegre contro il Brasile già qualificato (in testa con 34 punti) ed imbattuto in gare ufficiali da quando Tite ha preso la guida tecnica. I verdeoro non sembrano intenzionati a concedere sconti. La 15^ giornata del girone di qualificazione sudamericano a Russia 2018 prevede infine la sfida tra Perù e Bolivia, entrambe sono ormai fuori dai giochi.